Torre del Greco: crac Deiulemar,sequestro giudiziario per i beni riconducibili agli armatori

deiulemar sede

Torre del Greco (Na), 4 aprile 2014 – Nuovo sequestro giudiziario per beni e società italiane ed estere indirettamente riferibili alle tre famiglie fondatrici della Deiulemar compagnia di navigazione, la società armatoriale di Torre del Greco nella quale quasi tredicimila persone hanno investito oltre 720 milioni di euro. Ad emetterlo – secondo quanto si apprende da una nota diramata dal comitato dei creditori della società armatoriale fallita nel maggio di due anni fa – è stato il tribunale delle imprese di Napoli, al quale è stata indirizzata una nuova richiesta di sequestro dei beni (per oltre 100 milioni di euro) dopo che gli stessi erano stati dissequestrati dal tribunale di Torre Annunziata, dichiaratosi incompetente sull’argomento. ”Tale richiesta e tale emissione di provvedimento – si legge in una nota firmata dai cinque componenti del comitato dei creditori della Deiulemar compagnia di navigazione presieduto dall’avvocato Giuseppe Colapietro – scaturiscono dalla necessità di evitare che sino alla data del 29 aprile (quando è fissata l’udienza per esaminare la richiesta formulata dalla curatela fallimentare della società di fatto) potessero essere sostituiti gli attuali amministratori, lasciando ai nuovi la disponibilità delle stesse società” per evitare che fossero posti ”in essere azioni potenzialmente pregiudizievoli per i creditori fallimentari”. Il tribunale delle imprese, sempre da ciò che riferisce il comitato dei creditori, ha nominato come custode giudiziario il professor Andrea Amatucci.

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