Porto Empedocle: Guardia Costiera effettua salvataggio di un tunisino

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La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle, con la collaborazione del servizio 118 di Agrigento, effettua un intervento per l’evacuazione via mare dal traghetto proveniente da Lampedusa di un migrante tunisino colto da malore

Porto Empedocle, 15 luglio 2014 – Si informa che nella tarda serata di ieri, lunedì 15 luglio, la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle ha effettuato un intervento per l’evacuazione urgente via mare, dal traghetto proveniente da Lampedusa, di un migrante tunisino colto da malore.
Durante il trasferimento a P. Empedocle, a bordo del traghetto di linea PIETRO NOVELLI, di 46 migranti (44 tunisini e 2 algerini, sbarcati a Lampedusa il 12 luglio u.s.), il comando di bordo della nave ha contattato via radio la Sala Operativa della Capitaneria di Porto segnalando che M.E., 27 anni, di nazionalità tunisina, aveva accusato episodi febbrili e perdita di coscienza, e richiedendo l’urgente intervento di un’unità navale della Guardia Costiera al fine di consentire la necessaria assistenza medica e di favorire l’eventuale evacuazione.
La Sala Operativa ha subito richiesto l’ausilio del servizio 118 di Agrigento, che ha assicurato la disponibilità di personale sanitario. D’intesa con il Commissariato di P.S. di P. Empedocle, è stata pertanto disposta l’uscita della motovedetta CP 819 della Guardia Costiera (Capo 1^ cl. Tortorici, 2° C.° Gagliardo, Sc. 1^ cl. Peluso) che, imbarcato il medico, alle ore 20.20 è andata incontro al traghetto intercettandolo a circa 22 miglia da terra. Dopo i primi accertamenti sanitari i militari hanno provveduto al trasbordo dell’infortunato sull’unità della Guardia Costiera che ha poi fatto rientro nello scalo empedoclino dove, alle 21.40, sotto la vigilanza di personale della Polizia di Stato il giovane tunisino è stato immediatamente affidato ad un’ambulanza del servizio 118 per il successivo trasferimento all’Ospedale Civile di Agrigento.
Durante l’intero evento la Sala Operativa ha costantemente monitorato l’evolversi della situazione e le condizioni sanitarie del giovane tunisino mediante l’ausilio del CIRM (Centro Internazionale Radio Medico, con sede a Roma), ente che ha lo scopo di fornire assistenza radiomedica ai marittimi, imbarcati su navi senza medico a bordo, di qualsiasi nazionalità, in navigazione su tutti i mari.

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