Porto Empedocle:Guardia Costiera rimuove imbarcazione di migranti arenata

recupero barca migranti 3

Rimozione e smaltimento di una imbarcazione, arenata in località Borgo Bonsignore del Comune di Ribera, utilizzata per uno sbarco di migranti

Porto Empedocle, 17 settembre 2014 -Nella mattina di oggi, mercoledì 17 settembre, su disposizione dell’Agenzia delle Dogane e previa intesa con tutte le competenti amministrazioni hanno avuto luogo le
operazioni di rimozione e smaltimento dell’imbarcazione utilizzata il 5 settembre per uno sbarco di
migranti in loc. Borgo Bonsignore (Comune di Ribera), sottoposta a sequestro penale, il giorno
successivo, dalla Guardia Costiera.
L’attività è stata decisa dall’Agenzia delle Dogane (che per legge ha specifiche competenze in tema di rimozione e smaltimento di unità utilizzate per reati di immigrazione clandestina), dopo apposita conferenza di servizi svolta il 9 settembre con la Capitaneria di Porto di P. Empedocle, in considerazione della situazione di emergenza dovuta alle precarie condizioni di galleggiabilità dell’unità (adagiata di fianco sull’arenile) ed ai potenziali problemi per la sicurezza, la tutela della pubblica incolumità e la salvaguardia ambientale. L’Agenzia delle Dogane, dopo il rapido espletamento delle procedure di rito, ha quindi affidato il servizio il 12 settembre all’impresa S.E.A.P. s.r.l. (Società Europea Appalti Pubblici) di Aragona, il cui intervento è stato debitamente autorizzato il 15 settembre, per gli aspetti ambientali, dal Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale, ente gestore della riserva naturale orientata “Foce del fiume Platani”, e il 16 settembre, per gli aspetti demaniali marittimi, dal Dipartimento regionale ambiente – Servizio 5.
La complessa operazione ha avuto inizio alle ore 9.00 di oggi, previa autorizzazione della
Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di P. Empedocle che con apposita Ordinanza n. 53/2014 del 16 settembre ha dettato le prescrizioni di sicurezza e che, con precedente Ordinanza n. 51/2014 del 6 settembre, aveva interdetto l’accesso entro un raggio di sicurezza di 20 metri dall’unità, apponendo cartelli monitori e nastro segnaletico. Personale della Guardia Costiera, coordinato dal Sottotenente di Vascello (CP) Fabio Garozzo, ha fornito ausilio durante tutte le fasi dell’attività, che ha visto l’impiego da parte della ditta incaricata di personale specializzato e mezzi meccanici (un escavatore, un furgone ed un autotreno), oltre che di un’unità navale di appoggio.
Presente anche il Presidente Regionale dell’Associazione ambientalista MAREVIVO, Fabio Galluzzo, che – d’intesa con la Guardia Costiera – ha seguito da vicino l’iter autorizzativo per la rimozione e lo smaltimento dell’unità, attività svolte all’interno di un’area – quale la riserva naturale orientata “Foce del fiume Platani” – di elevato pregio naturalistico e per il cui svolgimento sono state adottate particolari misure di prevenzione da ogni fenomeno inquinante.
Attorno alle ore 13.30 le operazioni si sono concluse e l’imbarcazione è stata trasferita, via terra, presso idoneo centro di smaltimento della ditta S.E.A.P. Dall’unità, di circa 10 metri di lunghezza e 4 di larghezza e della stazza stimata di circa 15 tonnellate, non risultano sversati in mare idrocarburi o altri prodotti inquinanti.

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