Roma, 26 settembre 2014 – Le Nazioni unite si mobilitano contro l’epidemia causata dal virus ebola per creare un’ampia coalizione internazionale. Nei giorni scorsi una risoluzione approvata all’unanimita’ dal Consiglio di sicurezza che qualifica l’epidemia di ebola come una “minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale”, ora la riunione ad alto livello di capi di stato e di governo alla quale sono stati invitati i paesi colpiti, i maggiori donatori, tra cui l’Italia, i vertici delle agenzie dell’Onu maggiormente coinvolte nel contrastare il virus, in particolare l’Oms, le principali ong e le organizzazioni regionali di riferimento.
Intervento coordinato
L’obiettivo e’ quello di un intervento coordinato di tutta la comunità internazionale e del sistema Onu e di ottenere risultati concreti in tempi rapidi. Si colloca in tale contesto l’istituzione del “United Nations Operations Crisis Centre”, diretto dal vice-coordinatore per l’emergenza ebola, Anthony Banbury, con il compito di individuare soluzioni operative per fronteggiare la crisi e di coordinare gli sforzi dell’Onu e della comunità internazionale, mentre il segretario generale Ban Ki moon ha proposto di istituire, per la prima volta nella storia delle Nazioni unite, una missione di tipo sanitario ”United Nations Mission for Ebola Emergency Response”(UNMEER).
Piano di interventi della Cooperazione italiana
Ad integrazione dei 200.000 euro già concessi nell’aprile scorso all’Oms per la realizzazione di attività in Guinea Conakry, la Cooperazione italiana ha avviato un nuovo programma di interventi dell’importo complessivo di quasi 1,5 milioni di euro. Il programma prevede un contributo multilaterale di emergenza all’Oms di 240.000 euro e un’iniziativa bilaterale di emergenza dell’importo di 1,2 milioni. Quest’ultima finanzierà, tra le altre cose, attività di cura, prevenzione e formazione condotte da ong italiane presenti nella regione, e l’invio di personale medico italiano specializzato dell’ospedale Spallanzani di Roma, centro di eccellenza a livello internazionale per la cura delle malattie infettive, che ha già approntato un laboratorio mobile in Guinea Conakry e sta per aprirne un altro in Liberia.
Iniziativa Presidenza Italia Consiglio Ue
L’Italia, in qualità di presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea, promuoverà infine il dibattito sulla risposta all’emergenza ebola in ambito COHAFA (gruppo di lavoro del Consiglio dell’Ue per gli aiuti umanitari), sensibilizzando gli stati membri sulla necessità di un pronto intervento e favorendo il coordinamento delle attività, nonché la mobilitazione di ulteriori risorse.