Livorno: proteste dei lavoratori di Azimut davanti a Palazzo Rosciano

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Le RSU: «Siamo preoccupati per il clima di tensione che si sta creando»

Livorno, 8 ottobre 2014 – È stata necessaria una sospensione del comitato Portuale per rasserenare gli animi e sciogliere le tensioni. Questa mattina le rappresentanze sindacali di Azimut Benetti, coordinate da Mauro Strazzullo, si sono presentate a Palazzo Rosciano, chiedendo udienza al sindaco di Livorno e al numero uno dello scalo labronico.
«Siamo preoccupati – ha esordito, rivolgendosi a Nogarin, Vittorio Millella, della rsu di Azimut – tra i lavoratori sta montando una tensione che non riusciamo più a controllare».
Millella ha chiesto lumi sul futuro dei bacini e se sia vero che potrebbero essere utilizzati per le attività di riparazione delle grandi navi: «Da noi lavorano ogni giorno più di mille persone – ha spiegato– 624 sono di Livorno e 380 provengono dal comprensorio toscano. Diamo occupazione a 51 ditte locali. Le riparazioni delle grandi navi sono incompatibili con le attività di le attività di refitting e costruzione degli yacht. Fare una scelta simile vorrebbe dire mandare via Azimut Benetti»
Il primo cittadino di Livorno ha però tranquillizzato tutti: «La questione deve essere ancora dibattutta, nessuno vuole danneggiarvi, ma io ho il dovere di sviluppare un dibattito quanto più approfondito possibile sul tema. Devo farmi garante degli atti di indirizzo adottati a larga maggioranza dal Consiglio Comunale».

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