Palermo: progetto Italia-Malta per mezzi ecosostenibili

sicilia e malta

Palermo, 11 ottobre 2014 – I mezzi tecnologici più avanzati applicati alla pianificazione dei trasporti nel futuro e la sinergia istituzionale per rendere concreti i programmi.
Sono i temi affrontati nella seconda giornata della conferenza intermedia di Streets, un progetto nell’ambito del programma di cooperazione Italia-Malta sul tema dei trasporti ecosostenibili di cui la Sicilia è autorità di gestione.
Il progetto rientra fra le iniziative a supporto del corridoio numero 5 della rete Ten-T Helsinki-La Valletta, individuato dall’Unione Europea insieme ad altri assi. E’ promosso dal collegio universitario Arces di Palermo e ha come capofila la Regione siciliana (assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità) e come partner istituzionali il comune di Vittoria, l’Autorità portuale di Catania, Transport Malta e l’università di Malta.
Nella prima fase del progetto Streets è stato analizzato l’uso dei dati Gis (un sistema che coniuga la cartografia all’accessibilità on line) e le loro applicazioni: fra queste, ad esempio, la possibilità di individuare le piste ciclabili o visualizzare i tracciati dei treni e della metro, con informazioni in tempo reale sui tempi di percorrenza. E ancora l’accessibilità dei percorsi ai disabili o la mappatura dei lavori in corso e le eventuali deviazioni.
Applicazioni che nella prossima fase, con la realizzazione della piattaforma Web Gis, diventeranno accessibili con la messa on line di tutti i dati e la possibilità di accedere anche a informazioni di tipo turistico e alla biglietteria on line.
Un sistema che nell’ottica dell’integrazione incrocia i dati di Sicilia e Malta, adottando criteri omogenei.
I lavori hanno anche affrontato il tema della collaborazione e del dialogo fra istituzioni, portatori di interessi, utenti, partendo dal dato che l’incapacità a cooperare è oggi uno dei principali ostacoli allo sviluppo. In quest’ottica Streets ha coinvolto fra Sicilia e Malta 695 soggetti: enti pubblici, operatori del credito, imprese, parti sociali. Da questo lungo lavoro di confronto nasce il Centro di coordinamento congiunto italo-maltese che diventerà l’interfaccia con l’Ue, chiamata a rifinanziare il programma per 25 milioni di euro.

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