Livorno, 24 ottobre 2014 – “Ogni anno il giorno in cui si comincia a dipendere dal pesce importato arriva prima. Siamo arrivati a 120 giorni di indipendenza ittica e per il nostro Paese è un vero e proprio paradosso”.
Ė l’allarme lanciato questa mattina dal Sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo nel corso della presentazione di Slow Fish 2015 al Salone Internazionale del Gusto-Terra Madre a Torino.
“Si tratta di una situazione che riguarda l’Italia e l’intera Unione Europea, dovuta, in parte alla diminuzione degli sbarchi di pesce (30.000 tonnellate annue) e dall’aumento di 20.000 tonnellate nella produzione di prodotti provenienti dall’acquacultura. Il nostro Paese, di fatto, ė sempre più dipendente dal pesce proveniente da acque non europee.
La pesca – ha continuato Silvia Velo – ė un’attività commerciale, ma deve essere sviluppata compatibilmente con la salvaguardia dell’ecosistema, con la conservazione di tutte le specie e dei loro habitat.
A tal proposito il ruolo del Ministero dell’Ambiente ė strategico per ciò che riguarda le attività di monitoraggio delle acque marine, le implicazioni sulla crescita del valore del territorio, del turismo marino e del ruolo della biodiversità marina.
Di questo, ma anche di Blue Economy e di Strategia Marina, discuteremo a Livorno con Istituzioni, operatori scientifici, associazioni di categoria ed esperti di settore, nell’ambito dell’evento “Il Mare: la sostenibilità come motore di sviluppo, Marine strategy e blue growth”. Un’iniziativa che rientra nell’abito degli eventi del Semestre di Presidenza Italiana della UE, che si terrà a Livorno dal 14 al 15 novembre.