Napoli, il Comitato Portuale rinvia elenco opere da fare nel 2015: 5 membri del parlamentino abbandonano l’aula.

autorita' portuale di napoli

Non abbiamo i fondali necessari e si corre il rischio di restare a secco (in tutti i sensi). In un porto che viene considerato il motore propulsivo della citta’, sorgono come funghi i Musei del Mare e poi quello dell’Emigrazione.Ma nessuno ha avuto il coraggio di intercedere con il Ministro Lupi,tramite il Commissario Karrer,per un Decreto Legge non solo per Napoli ma per tutti quei porti che si trovano nelle stesse condizioni:senza adeguati fondali e’ sciocco pensare di sopravvivere.E’una follia tipicamente…italiana.Viene da pensare che la situazione che si registra a Napoli,faccia comodo a moltissimi altri porti…e quindi a certi politici e fauna collusa.*

Napoli, 12 marzo 2015 – Si è chiusa con un rinvio dell’approvazione dell’Elenco annuale delle opere 2015 e del Programma triennale 2015-2017, la seduta del Comitato Portuale. Cinque membri dell’assise portuale hanno,infatti, abbandonato l’aula in segno di forte disagio per la lungaggine delle procedure per il progetto del dragaggio
L’opera più importante, come afferma Pasquale Legora De Feo, da cui dipende la ripresa dei traffici e l’acquisizione di nuovi da parte del porto di Napoli.
Insieme a Legora De Feo sono usciti dall’aula, Andrea Mastellone, Domenico De Crescenzo, Fabrizio Buchè e Antonio Campolattano.
L’Elenco annuale che prevede lavori per 195 milioni di euro era già stato adottato dal Comitato Portuale nella seduta del 16 dicembre 2014.
Come prevede la procedura il Programma era stato poi pubblicato per 60 giorni in attesa di osservazioni. Trascorsi i quali senza che alcuna osservazione sia pervenuta all’Autorità Portuale, il Programma triennale insieme all’Elenco annuale è stato riportato in Comitato per la definitiva approvazione.
La difficoltà in cui versano alcune imprese portuali e la lentezza con cui, per motivi anche indipendenti dalla volontà dell’Autorità Portuale, procedono le verifiche imposte dal Ministero dell’Ambiente e soprattutto l’avvio della gara per le indagini relative al piano dei sondaggi ha indotto alcuni dei rappresentanti a manifestare il disagio.
Il Comitato era stato aperto da una relazione del Commissario Straordinario, Francesco Karrer, sullo stato di attuazione del Grande Progetto. “E’ stata bandita-ha detto Francesco Karrer- la gara per il rinvenimento degli ordigni bellici, a giorni partirà quella per i reperti archeologici, a seguire la gara per la riqualificazione degli spazi espositivi all’Immacolatella. Sui residui bellici, a suo tempo, si decise di dividere i lavori in due parti: una prima superficiale ( quella partita) e un’altra che prevede il rinvenimento degli ordigni in profondità che sarà effettuata all’interno del progetto del dragaggio. “
Il Commissario ha poi informato i componenti che il 18 marzo si terrà una riunione con Regione Campania, Rete Ferroviaria Italiana e le Organizzazione Sindacali sul tema dei collegamenti ferroviari all’interno e all’esterno dello scalo. Su questo punto ha ribadito che si definirà nel Protocollo d’intesa tra Regione Campania, RFI, Comune di Napoli e Autorità Portuale di Napoli, relativamente al progetto del “nuovo” binario Traccia-Napoli.
Il Comitato è poi passato ad esaminare e ad approvare una serie di pratiche demaniali.

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