Allarme tonni malformati nel Mar Tirreno ? No,avviene in tutti i mari del mondo e da 50 anni !

tonni 3 colonne vertebrali di tonnetti tra cui alletteratus

La prima osservazione della lisca bifida di tre tonni,fatta da uno scienziato USA gia’nel 1950.

Napoli, 22 marzo 2015 – Questa notizia e’ stata diffusa da una agenzia giornalistica il 20 marzo 2015:
La Guardia costiera e l’Arpa effettueranno campionamenti nelle acque della Calabria per verificare la presenza di materiali inquinanti in grado di alterare la fauna ittica.
Allarme tonni malformati nel Mar Tirreno. L’allerta è scattato in Calabria, e precisamente nel tratto di costa tra Amantea e Tortora (Cosenza). Dopo una serie di notizie comparse sulla stampa, la Guardia costiera ha infatti deciso di effettuare delle ispezioni subacquee alla ricerca di conferme. Secondo quanto trapelato, le malformazioni nei pesci sarebbero dovute alla forte presenza di materiali inquinanti. I sommozzatori della Capitaneria di Vibo Valentia in collaborazione con i tecnici dell’Arpacal, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, effettueranno dunque dei carotaggi sui fondali e preleveranno campioni d’acqua da sottoporre a test in laboratorio. Secondo la Guardia costiera i risultati delle ispezioni potranno essere disponibili tra due mesi.

Notizia da un giornale web,pubblicato nel 2014 e che accenna ad uno stesso caso anche nel 2013*
Pesci mostruosi
di La Redazione | Pubblicato lunedì, 29 dicembre, 2014
E’ allarme per la comparsa di esemplari di pesci con pesanti malformazioni. Pescati tutti più o meno nello stesso tratto di mare. Che succede?

La zona è quella dei fondali del Tirreno cosentino, all’altezza di Amantea: in due pescate consecutive, al largo di Campora San Giovanni, alcuni pescatori sportivi hanno rilevato la presenza di tonnetti “alletterati” (una delle varietà di tonno più note e apprezzate in Mediterraneo, molto diffusa, notoriamente di non grossa taglia e con una colorazione azzurro-bluastro sul dorso…) che recavano una marcata malformazione alla colonna vertebrale, quella che nell’essere umano chiameremmo “spina bifida”. Il sospetto che qualcosa di allarmante stia accadendo nei fondali della zona deriva dal fatto che la constatazione ha riguardato ben 14 (quattordici) esemplari la cui cattura è avvenuta in occasioni sequenziali e nel medesimo specchio di mare. Certo, difficile ancora escludere che possa trattarsi di un caso, anche perché parliamo comunque di specie pelagiche abituate a spostarsi ad ampio raggio; ma ce n’è abbastanza per farsi legittimamente qualche domanda. Anche perché – come riportò pure in quel caso il Corriere della Calabria – appena un anno prima, cioè nello stesso periodo del 2013, erano stati catturati vicino alla costa di Fiumefreddo Bruzio e dunque a pochi chilometri di distanza da Campora, altri esemplari di alletterati con la stessa malformazione scheletrica. E non solo: in quell’occasione analisi incrociate da parte di un laboratorio privato – commissionate dal biologo marino Silvio Greco – permisero di rilevare nei resti dei pesci anche metalli pesanti e Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa). Nelle lische di quei pesci furono riscontrati tre policlorobifenili (Pcb). La scarsa dimensione dei pesci in questione, che depone per un’età ancora giovanile, potrebbe poi suggerire che siano nati tutti in zona. Oppure, tenendo conto che in passato episodi di pesca di esemplari deformi erano stati segnalati a più riprese anche nella baia di Augusta, che quest’ultimi fossero i progenitori di quelli di oggi nel cosentino. Troppe domande restano aperte e ne innescano altre, in un allarme accresciuto dal fatto che le sostanze sopracitate sono un noto pericolo per la salute umana, scientificamente associato all’insorgenza di patologie tumorali. La sintesi del discorso è nelle parole dello stesso biologo Silvio Greco: «La letteratura scientifica è concorde nell’affermare che questo genere di mutazione è dovuta alla contaminazione da metalli pesanti e da idrocarburi. Resta da comprendere dove sia collocata la fonte d’inquinamento e a cosa sia dovuta». Concludendo che: «È evidente che a questo punto c’è qualcosa di sospetto e che, per questo, meriti tutti gli approfondimenti del caso», l’esperto auspica «la costituzione di un gruppo di esperti per capire con esattezza l’ampiezza e l’origine del fenomeno».
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*L’Informatore Navale, con ha fatto una breve ricerca,non a mare ma su internet, per trovare notizie e documenti inerenti il caso. Abbiamo cosi’ appreso che squali,tonni e pescispada stanno ai vertici della piramide alimentare in mare perche’ di stazza piu’ grande: e’ per questo motivo che sono ”ricchi” di Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) e di mercurio.Le ”colonna bifida” dei pesci lo si riscontra in tutti i mari del mondo ed in moltissime specie.Quello che ci ha colpito e’ del perche’ viene sollevato da un quinquennio,almeno in Italia, l’allarme salute ? Lasciamo ad altri ”tirare” le dovute conclusioni.Siamo riusciti a trovare una ricerca di uno scienziato statunitense che gia’ nel 1950 scopri’questa strana deformazione nei tonni.*

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