Washington, 25 aprile 2015 – Le attività di sviluppo della Cina sul territorio conteso intorno alle isole Spratly stanno alimentando il sospetto che Pechino si propone di stabilire basi militari in tutto il Mar Cinese Meridionale, secondo il Dipartimento di Stato USA, ha dichiarato il portavoce Jen Psaki. L’ arcipelago e’ completamente o parzialmente rivendicato da Vietnam, Cina, Malesia, Filippine, Repubblica di Cina, e Brunei.
“La Cina sta bonificando i terreni e costruisce casermette ed edifici in mare.Non solo ma anche isolotti a pelo d’acqua per utilizzarli con la bassa marea.La situazione alimenta una maggiore ansia nella regione sulle intenzioni dei cinesi che possono militarizzare avamposti in una terra contesa nel Mar Cinese Meridionale,” ha dettoPsaki.
Psaki ha fatto notare che gli Stati Uniti sono a conoscenza di recenti notizie sulla Cina che sta intensificando costruzioni intorno alle isole Spratly, e ha avvertito tutti gli aventi diritto all’interno della regione, al fine di evitare azioni provocatorie.
“Noi [gli Stati Uniti] stiamo guardando da vicino questi sviluppi, e continuerà a sollevare le nostre preoccupazioni alla Cina e sollecitare tutte le parti a evitare attività di destabilizzazione”, ha concluso Psaki.
Le rivendicazioni territoriali della Cina intorno alle isole Spratly contraddicono quelli di Taiwan, Malaysia, Brunei, Filippine e Vietnam. A rendere la situazione piu’ esplosiva e’ che le isole Spratly hanno potenzialmente significative riserve di petrolio e di gas nel sottosuolo ed in mare a poche decine di chilometri dalle coste delle centinaia di isole ed isolotti delle Spratly.
Domenica scorsa, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto la costruzione di barriere che la Cina controlla nei pressi delle isole contese, sono legittime e non costituiscono una minaccia per gli altri paesi.
