KazMunayGas e Eni hanno finalizzato un accordo che stabilisce le condizioni per il trasferimento a Eni del 50% dei diritti di sfruttamento del sottosuolo per la ricerca e la produzione di idrocarburi nel blocco di Isatay, nelle acque kazake del Caspio. Il blocco verrà gestito da una joint operating company paritetica formata da Eni e KMG.
Milano, 27 giugno 2015 – L’Amministratore Delegato di KazMunayGas (KMG), Sauat Mynbayev, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno finalizzato oggi, alla presenza del Presidente della Repubblica del Kazakhstan, Nursultan Nazarbayev, e del Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, un accordo che stabilisce le condizioni per il trasferimento a Eni del 50% dei diritti di sfruttamento del sottosuolo per la ricerca e la produzione di idrocarburi nel blocco di Isatay, situato nelle acque kazake del Mar Caspio.
Il blocco, che si stima abbia un notevole potenziale di risorse petrolifere, verrà gestito da una joint operating company paritetica formata da Eni e KMG. Eni, società leader del settore per l’esplorazione e con una esperienza consolidata in aree sfidanti dal punto di vista tecnico e ambientale come quelle del bacino del Mar Caspio, metterà a diposizione della joint operating company le proprie tecnologie proprietarie.
L’accordo segna il completamento da parte di KMG delle procedure necessarie, ai sensi delle leggi kazake, per l’acquisizione dei diritti di sfruttamento del sottosuolo nel blocco Isatay. Inoltre, questo rappresenta la finalizzazione dei relativi accordi commerciali che porteranno al trasferimento a Eni del 50% dei diritti di utilizzo del sottosuolo nell’area e che regoleranno le operazioni congiunte svolte da Eni e KMG. Il trasferimento dovrebbe essere completato entro pochi mesi, previa approvazione della transazione da parte della Repubblica del Kazakhstan.
Le condizioni di partecipazione di Eni nel blocco Isatay sono state definite a giugno 2014 in un accordo strategico sottoscritto da Eni e KMG che prevede anche lo sviluppo congiunto del progetto di un cantiere navale a Kuryk, sulla costa del Mar Caspio, nella regione di Mangystau.
Con questo accordo Eni rafforza ulteriormente la sua presenza in Kazakistan, dove la società è co-operatore del giacimento di Karachaganak e equity partner in vari progetti nel Mar Caspio settentrionale, incluso il giacimento giant di Kashagan.