Pozzuoli, 15 luglio 2015 – Proseguono senza soluzione di continuità le attività della Guardia Costiera lungo la fascia di costa compresa fra Pozzuoli e Mondragone nell’ambito della più vasta operazione “MARE SICURO 2015”. Particolare attenzione riscuote l’arenile del casertano ove gli uomini della Capitaneria di porto, specialmente nell’ultimo periodo, sono sempre più presenti per garantire sia la prevenzione dei fruitori del mare che il rigoroso rispetto delle norme.
Nella sola mattinata odierna l’Ufficio locale marittimo di Mondragone, dipendente funzionalmente dall’Ufficio Circondariale marittimo di Pozzuoli, ha sottoposto a sequestro penale 3 intere strutture balneari in zona sud di Mondragone.
Oggetto di sequestro, in tutti i casi, sono risultate strutture abusive costituite da aree parcheggi, locali bar, aree elioterapiche nonché aree ombreggiate adibite a punti di ristoro.
La superficie complessiva di demanio marittimo abusivamente occupato è di circa diecimila metri quadrati, numeri che confermano che, nonostante l’assidua presenza, il fenomeno dell’abusivismo demaniale è molto diffuso. I controlli in tal senso, svolti anche nel periodo invernale, verranno eseguiti anche nei prossimi giorni così come, con l’avvicinarsi di periodi di maggiore affluenza di fruitori di spiagge e mare, verranno intensificate le verifiche sul rispetto dell’ordinanza di sicurezza balneare. Infatti, ad oggi, risultano già elevate sanzioni amministrative per oltre 20.000€ ai concessionari non in regola.
Fenomeno sempre più attenzionato e che non ammette deroghe o concessioni è quello delle moto d’acqua che navigano all’interno della fascia di mare riservata alla balneazione. Sul punto, evidenzia l’Ufficio Circondariale marittimo di Pozzuoli, non può essere eccepita alcuna giustificazione, in quanto ogni sforzo della Guardia Costiera è teso a far divenire patrimonio comune che le moto d’acqua ed ogni sport\attività, se non esercitata in ottemperanza alle norme previste nonché ai principi di prudenza, costituiscono l’incubo dei bagnanti. Anche in questo caso tutti gli Uffici marittimi da Pozzuoli a Mondragone hanno già elevato le prime sanzioni e non si escludono azioni più restrittive quali il sequestro del mezzo e la denuncia all’Autorità Giudiziaria.