Cairo, 23-Luglio-2015
LIBIA
Due navi sono state attaccate da aerei nelle acque al largo Mareesa vicino Bengasi, provocando l’affondamento di un peschereccio.
Il governo di Tobruk ha condotto gli attacchi e ha dichiarato le due navi stavano trasportando uomini e munizioni a Bengasi per combattere contro di loro. Sembra che entrambe le navi erano di piccole dimensioni simili a barche da pesca.
Tre navi cisterna sono stati attaccati in precedenza mentre cercavano di entrare in un porto sotto il controllo dell’ ISIL.
L direzione a Tripoli della National Oil Corporation (NOC) ha criticato il Governo di Tobruk per gli attacchi contro le navi.
Gerry Northwood OBE, COO della società leader sicurezza marittima MAST, ha detto: “Gli accordi commerciali con il NOC devono essere siglati per un controllo per sapere quale ramo (Tripoli o Tobruk) del CONI e’ stato approvato. Entrare in un porto senza permessi in un porto potrebbe comportare l’attacco alla nave o l’ arresto ”
Yemen
Aden è stato ripresa dal governo ufficiale. Di conseguenza, il primo carico di aiuti dopo quattro mesi è stato consegnato. I ribelli Houthi sono ora spinti a nord fino alla città di Taiz. Il supporto per i ribelli musulmani sciiti Houthi è basso nel sunnita del sud dello Yemen.
Il presidente rimane in esilio in Arabia, ma alcuni uomini del governo sono tornati a Aden.
I ribelli Houthi hanno reagito lanciando un grande sbarramento di artiglieria contro le città intorno ad Aden.
Kenya / Somalia
Il governo del Kenya ha rilasciato una serie di pirati somali condannati per consentire a loro di tornare alle proprie case in Somalia.
Northwood ha detto: “Vi è una certa preoccupazione che non sembra esserci stato alcun programma di riabilitazione per i pirati condannati, ed è possibile che cercheranno lavoro o come guardie armate che proteggono pescherecci oceanici che operano illegalmente al largo delle coste della Somalia. Il rischio in questa situazione è che,alla fin fine, non è un grande passo per garantire la sicurezza di un peschereccio oceanico che puo’ correre il rischio di essere catturato e di utilizzarlo come nave-madre per continuare gli atti di pirateria.