Livorno:L’Approdo Turistico nel Porto Mediceo.Lo realizzerà la Società Porta a Mare

LOVORNO PORTA A MARE 2016

Livorno, 22 marzo 2016 – “La proposta della Società Porta a Mare S.p.A. è l’unica risultata ammissibile per una valutazione finalizzata alla attuazione delle previsioni del Piano Regolatore Portuale”. Si conclude in questo modo, con un via libera formale da parte del Comitato Portuale (riunitosi per l’ultima volta prima della definitiva scadenza del mandato), la procedura di comparazione che ha portato l’Authority a individuare nella Società di Trasformazione Urbana il soggetto cui rilasciare la concessione demaniale per attuare gli interventi di trasformazione in approdi turistici del Porto Mediceo e della Darsena Nuova.

Ad aver presentato formale richiesta erano stati, oltre alla S.T.U. Porta a Mare (partecipata dal Comune e, per il 99%, da Azimut Benetti), alcuni circoli nautici che operano nel porto mediceo, i quali però non hanno successivamente integrato la documentazione tecnica utile alla dimostrazione di una concreta possibilità di attuare le prescrizioni che il Piano Regolatore Portuale dispone per l’approdo turistico nel Porto Mediceo.

Nell’istruttoria preparata dal responsabile del procedimento, Massimo Provinciali, si legge infatti che ai concorrenti era stata richiesta “una documentazione tecnica adeguata ed omogenea”, che però i circoli non hanno mai provveduto a presentare, eccependo alla richiesta dell’APL di integrazione documentale motivazioni che non tenevano conto delle previsioni del PRP circa la dotazione di servizi e di impianti necessari per l’esercizio di un approdo turistico (così come disposto dalle norme del Masterplandei Porti della Regione Toscana), e chiedendo in pratica un riconoscimento di “un diritto di insistenza” nell’ambito del Mediceo.

Questo ha portato l’Autorità Portuale a presentare in Comitato Portuale la delibera con la quale è stata individuata la proposta progettuale dell a società Porta a Mare per il rilascio della concessione del Porto Mediceo, preceduta dal parere favorevole, lo scorso 8 marzo, della Commissione Tecnica di Valutazione (CTV) la quale ha verificat o la sua coerenza con le più volte citate prescrizioni del PRP

Il progetto di trasformazione del Porto Mediceo (e della Darsena Nuova) in approdo turistico fu presentato per la prima volta nel 1997, a seguito dell’approvazione in Regione del Piano Strutturale del Comune di Livorno. Dieci anni dopo, nel 2007, venne sottoscritto un Accordo di Programma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la quale l’Autorità Portuale si assunse il compito di sviluppare la pianificazione urbanistica necessaria per garantire il dettaglio delle previsioni del Piano Strutturale, avviando la redazione di una variante del Piano regolatore Portuale e facendola approvare a dicembre del 2010. Il nuovo Piano regolatore Portuale, approvato in Consiglio Regionale il 25 marzo dell’anno scorso, recepisce i contenuti della variante al PRP approvata nel 2010, prevedendo anche un piccolo approdo nautico nello specchio acqueo della Bellana, da destinare alla nautica sociale.

La deliberà è passata con il voto contrario del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, che in corso di riunione ha chiesto un rinvio della decisione: «È in corso un procedimento per far passare le aree del waterfront in mano al Comune di Livorno – ha detto il primo cittadino -, abbiamo aperto un tavolo e chiediamo al commissario di attendere gli esiti di questo dibattito».

«È da troppo tempo – ha replicato Gallanti – che questa pratica risulta pendente. È giusto portarla a compimento. Del resto ci sono ancora i tempi della valutazione del progetto definitivo nella Conferenza dei Servizi».

Il 21 aprile scade il Comitato Portuale

Chieste nuove designazioni entro il 12 aprile

 

Il 21 aprile chiude definitivamente i battenti l’attuale Comitato dell’Autorità portuale di Livorno. I rappresentanti del parlamentino di Palazzo Rosciano, scaduti il 7 marzo scorso e il cui mandato è prorogato per legge per 45 giorni, sono quelli designati nel 2012 dalle rispettive associazioni (operatori, sindacati, enti pubblici). Il Commissario Gallanti sta inviando in questi giorni le lettere agli enti rappresentati in Comitato perché procedano alla designazione o alla conferma dei membri, che in teoria dovrebbero durare altri quattro anni, salvo decadenza, nel caso in cui la riforma della governance portuale diventi legge in questo arco di tempo.

«Abbiamo chiesto alle organizzazioni sindacali di non attivare le procedure di elezione dei propri componenti ma di procedere ad una loro semplice designazione- ha spiegato Provinciali –, se da una parte, infatti, l’Authority non può lavorare senza avere un Comitato Portuale pienamente operativo, dall’altra sarebbe stato inopportuno, stante la prossima approvazione del decreto legislativo di riorganizzazione delle Autorità Portuali, organizzare le elezioni per eleggere i rappresentanti dei lavoratori».

L’Authority ha chiesto alle rappresentanze di far prevenire le designazioni entro il 12 aprile, poter costituire il Comitato portuale in tempo utile per l’esame del bilancio consuntivo del 2015, che per legge deve essere approvato entro fine aprile.

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