Nave con equipaggio turco,urta un ponte russo in costruzione e rifiuta di scusarsi.Scafo e ”uomini sequestrati”

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Taganrog  (Russia), 28 marzo 2016 -  Lo stretto di Kerč connette il mar Nero col mar d’Azov, separando la Penisola di Kerc ad ovest dalla penisola di Taman ad est. Lo stretto varia da 4,5 a 15 chilometri in ampiezza, con una profondità fino a 18 metri. La Russia sta costruendo un ponte sopra lo stretto che collega il Mar d’Azov e il Mar Nero, che e’ previsto di avere quattro corsie per il traffico automobilistico e due corsie per ferrovia.

La compagnia a cui è stato affidato la costruzione e’ la Stroigazmontazh, azienda che opera in infrastrutture per il settore energetico, per i trasporti e la cantieristica navale. «È una delle principali holding in Russia», con un fatturato di 3 miliardi di dollari. La società è di proprietà di Arkadij Rotenberg, vecchio compagno di judo di Vladimir Putin.

L’ equipaggio di una nave turca, la ”Lira” , è stato bloccao in un porto della Russia dal 19 marzo scorso a seguito della collisione con un  pilastro del ponte in corso di costruzione che colleghera’ la Crimea con la terraferma russa, ha rifiutato di scusarsi per l’incidente. La nave cargo “Lira” e’ registrata a Panama ma ha un equipaggio turco che hanno fatto sapere che la collisione alla costruzione del ponte in corso sullo stretto di Kerch, ”non e’ stato fatto di proposito” ; e che il responsabile dell’incidente e’ stato un ufficiale della Crimea. Il direttore di macchina della nave ha detto che i pilastri del ponte erano invisibili e ancora non riuscivano a capire come la collisione sia avvenuta. Gli armatori hanno riferito al capitano della nave che le riparazioni dell’incidente possono costare fino a $ 500.000 e lo hanno minacciato con una pena pecuniaria. Dopo la collisione, la nave fu rimorchiata al porto di Taganrog nel Mar d’Azov per i danni da coprire.  Il ponte e’ di enorme importanza strategica per la Russia in quanto fornirà l’unico collegamento terrestre tra il territorio russo e la penisola di Crimea, che fu invasa dalle forze speciali e paramilitari russe nel febbraio 2014 e unilateralmente annessa alla Russia a seguito di un referendum nel marzo 2014. La comunità internazionale non riconosce la legittimità di queste azioni, e quindi lo stato del ponte rimane in ancora in questione. Poco prima dell’incidente, il presidente russo Vladimir Putin si trovava nella zona per un controllo il giorno prima (il 18 marzo) della collisione tra nave e pilastro del ponte; disse che in ogni caso di ritardi nella costruzione,i  responsabili sarebbero stati presi in considerazione con la loro vita.

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