Mino GIACHINO,
già sottosegretario di Stato ai trasporti,
Torino, 1 maggio 2016 – Ho partecipato al corteo del Primo Maggio a Torino perché per la “buona politica il LAVORO è il primo problema ed ho visto tante categorie sindacali ma a festeggiare il 1 Maggio essenzialmente per chi lavora e a rivendicare diritti e rinnovi di contratti.
Tutto giusto ma e chi non trova lavoro? E chi lo ha perso e ora è finita la cassa integrazione guadagni? E i precari che lavorano a 750 euro al mese nei Call Center o nei Centri Commerciali?
Siamo la prima Città per CIG e tra le prime per disoccupazione giovanile.
Se non si rimette in moto la economia torinese non vi saranno prospettive di nuova occupazione e di trasformazione dalla precarietà al lavoro a tempo indeterminato.
Torino ha patito la crisi più delle altre Città a casa della scelta delle Amministrazioni di sinistra di puntare solo sul turismo come il motore che poteva sostituire l’industria che se ne andava ci ha penalizzati e oggi a Torino la disoccupazione giovanile è più alta, la cassa integrazione è altissima e ora almeno 30.000 lavoratori in CIG cui è terminata la protezione sociale.
Ho chiesto a Chiamparino di rilanciare il “tavolo lavoro” di cui i parlamentari piemontesi pare si siano dimenticati.
Occorre altresì accelerare la costruzione della TAV, del TERZO VALICO, occorre rilanciare il nostro Aeroporto, solo quattordicesimo per passeggeri, occorre ridurre le tasse locali e proporre alle aziende estere un contratto di insediamento vantaggioso a Torino e provincia per nuove iniziative.
I posti di lavoro persi in questi anni a Torino e provincia superano quelli che Torino perse con il trasferimento della Capitale nel 1865.
Come allora la risposta a breve può arrivare da nuovi insediamenti in arrivo dall’estero ma la condizione è quella di offrire una Città connessa con il mercato mondiale e con tasse locali ridotte o azzerate per una decina di anni.