Aja, 3 maggio 2016 - L’Italia e India devono cooperare, anche davanti alla Corte Suprema indiana, per ottenere un allentamento delle condizioni cautelari del sergente Girone cosi’ che possa, in base a considerazioni di umanita’, tornare in Italia, mentre rimane sotto l’autorita’ della Corte Suprema indiana durante il periodo dell’arbitrato’. Respinta dunque la richiesta dell’Italia che il fuciliere di Marina rientrasse “sotto la responsabilità delle autorità italiane”.
Italia e India dovranno riferire al Tribunale le rispettive misure provvisorie e il Presidente è autorizzato a chiedere informazioni alle parti se il rapporto non sarà presentato entro tre mesi dalla data della sentenza, e nel caso, prendere misure appropriate.
La sentenza precisa inoltre che ”Il Tribunale arbitrale conferma l’obbligo per l’Italia di restituire il sergente Girone all’ India nel caso lo stesso Tribunale decida che l’India ha la giurisdizione su di lui in merito all’incidente dell’Enrica Lexie”.