Roma, 5 maggio 2016 – Dalla gestione dei rifiuti all’energia, dall’elettricità alla gestione idrica fino ai trasporti, le isole minori come avanguardie della transizione energetica verso la decarbonizzazione. Se ne è discusso ieri 4 maggio, al ministero dell’Ambiente, che ha ospitato i lavori del Coordinamento Free, realtà che riunisce molte associazioni impegnate in campo ambientale, sul terreno delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Tra le proposte avanzate nel corso del dibattito, la possibilità di attivare misure di riduzione degli sprechi, come l’uso di distributori pubblici di acqua potabile, ma anche di bevande alla spina e detersivi, o la vendita sfusa di prodotti. Si è parlato anche di veicoli elettrici, bike e car- sharing per ridurre traffico e inquinamento, cosi come di autosufficienza energetica attraverso le fonti alternative.
Per il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, “le isole minori italiane, perle di biodiversità, devono poter essere anche veri laboratori di sostenibilità. Per questo motivo il ministero vuole essere catalizzatore di un confronto tra livelli istituzionali, per individuare quelle sperimentazioni che possono creare nuove opportunità nelle piccole isole e insieme rappresentare un modello esportabile a livello nazionale. Il negoziato della Cop21 ha messo in evidenza il ruolo fondamentale delle piccole isole: nella prospettiva nazionale, anche quelle italiane possono e devono svolgere un ruolo centrale”.
“Per caratteristiche geografiche, ambientali ed economiche, le isole minori – osserva il sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo, presente all’iniziativa – possono diventare un vero e proprio modello di sviluppo per arrivare all’autosufficienza energetica e al superamento dell’uso dei combustibili fossili”. “Il ministero – ha aggiunto Velo – si è già impegnato in questo senso, finanziando negli anni attraverso il bando Isole Minori progetti su rinnovabili, efficienza energetica e mobilità sostenibile. E anche sul fronte della cooperazione internazionale, l’Italia sta dando un contributo allo sviluppo energetico dei piccoli stati insulari, con un pacchetto di azioni in linea con quanto stabilito nella Conferenza di Parigi”.
A introdurre i lavori il presidente del Coordinamento Free Gianni Silvestrini, secondo cui “le isole, per le loro peculiarità, rappresentano il territorio ideale per programmare e attivare buone pratiche ambientali che possono diventare preziose soluzioni ‘di sistema’ per il raggiungimento degli obiettivi energetici”. Maurizio Pernice, direttore generale per il Clima e l’Energia del ministero, ha evidenziato come “le soluzioni standard nelle isole, pensiamo innanzitutto ai rifiuti ma anche alle auto che invadono le isole nella stagione estiva, abbiano segnato pienamente la loro impraticabilità e la loro insostenibilità nel medio-lungo termine, diventando un rischio per la qualità ambientale e la valorizzazione turistica. Servono soluzioni nuove per migliorare la qualità della vita delle persone e quella ambientale dei territori, nell’ottica dell’economia circolare e delle energie rinnovabili”.