Roma, 10 maggio 2016 – Confitarma prende atto che nel corso della discussione per l’approvazione del Ddl n.2228 (Legge europea 2015), l’Aula del Senato ha accolto l’emendamento presentato e sostenuto con forte interesse dal relatore Roberto Cociancich, dopo ben tre pareri contrari espressi sullo stesso tema dalla Commissione Bilancio.
Il disegno di Legge approvato oggi in prima lettura dall’Aula del Senato passerà ora alla Camera dei Deputati per l’ulteriore iter di approvazione.
Confitarma, ritenendo che non sussista alcuna necessità di riformare il complesso quadro normativo che regola la navigazione marittima in Italia, come invece prevede l’emendamento, confida che il Parlamento e il Governo possano riconsiderare le posizioni fin qui espresse, tenendo presente che dal 1998, con la riforma che ha introdotto in Italia il Registro Internazionale, con le misure auspicate dall’Europa, è stato possibile frenare l’emorragia di naviglio e incrementare la flotta di bandiera italiana migliorando sempre più i livelli di sicurezza e di qualità.
La competitività assicurata alla flotta italiana dalla legge n.30 del 1998 ha consentito, anche in periodi di crisi, di continuare ad investire, creare occupazione e formare giovani per le carriere di mare e di terra.
Peraltro, come più volte segnalato da Confitarma, quanto previsto dall’emendamento per le navi traghetto ro-ro e ro-ro pax potrebbe comportare un risultato ben diverso da quello previsto, perseguendo così la vera finalità che l’ha determinato e cioè l’innalzamento dei costi per alcuni operatori italiani a vantaggio di altri, come ampiamente notato dalla stampa specializzata ed emerso nel corso dello stesso dibattito appena concluso al Senato.
*NdR: Non è ceramente un caso che i problemi della flotta e porti italiani sono venuti ”alla luce” nello stesso giorno,oggi.Che dire: assisteremo ad una fuga di imprenditori marittimi e portuali.Con buona pace dei politici che,sia detto per inciso, conoscono il mare solo quando vanno in ferie.