Trieste, 8 luglio 2016 – Record di movimentazioni, nuovi treni e reazione positiva allo stress test, al quale è stato sottoposto in questi giorni il terminal container del Porto di Trieste.
Anche in conseguenza dello sciopero allo scalo di Capodistria, Trieste Marine Terminal, società che gestisce il traffico contenitori al Molo VII di Trieste, ha dovuto affrontare un picco di traffico che ne ha messo alla prova strutture e maestranze.
Una prova superata brillantemente con un nuovo record di movimentazioni su nave singola che ha raggiunto la cifra di 4000 container (il precedente si fermava a 2600). Il picco improvviso di traffico ha generato anche la necessità di creare nuovi treni per le destinazioni della merce, facendo così aumentare da 3 a 5 i convogli che in settimana sono partiti per la destinazione ungherese di Budapest.
Una nuova traccia verso la Repubblica Slovacca è stata invece creata ad hoc in tempo record, proprio per smaltire i contenitori diretti alla nuova destinazione.
“Nessuno ruba i traffici ai vicini e nessuno sciaccallaggio come abbiamo dichiarato alla stampa slovena, per lo sciopero di Capodistria” – ha commentato il commissario dell’APT, Zeno D’Agostino. “Desidero solo ringraziare le nostre maestranze per aver lavorato con professionalità e rapidità in una situazione potenzialmente critica, che se non gestita adeguatamente, avrebbe bloccato per assurdo anche l’operatività del nostro scalo. Il porto di Trieste ha dato una prova eccellente, segno che l’organizzazione del lavoro funziona e questi risultati lo dimostrano”.
“La concentrazione di traffico – ha sottolineato il presidente di TMT, Fabrizio Zerbini – è stata debitamente gestita anche grazie alle capacità ed alla disponibilità di tutto il personale di TMT, Deltauno e Minerva Servizi”.