Porto Empedocle, 18 luglio 2016 – Prosegue a pieno regime l’operazione “Mare Sicuro 2016” svolta su tutto il territorio di giurisdizione dalla Capitaneria di porto-Guardia Costiera di Porto Empedocle per la vigilanza sull’ordinato svolgimento delle attività diportistiche, turistiche e balneari e per la prevenzione o repressione di comportamenti pericolosi che mettono a repentaglio la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare, al fine di garantire elevati standard di sicurezza mediante la costante presenza sul territorio di militari del Corpo nel periodo di maggiore afflusso di bagnanti in mare e lungo le coste.
Questi i principali dati dell’Operazione “Mare Sicuro 2016” nella giurisdizione del Circondario marittimo di Porto Empedocle (dalla foce del torrente Bellapietra alla foce del fiume Naro comprendente i comuni costieri di Agrigento, P. Empedocle, Realmonte, Siculiana, Montallegro, Cattolica Eraclea, Ribera e parte del comune di Sciacca), nel periodo 11 luglio – 17 luglio:
- Impiegati a turno nell’operazione: 18 militari, 3 motovedette (CP 819, CP 527, CP 765), 1 gommone litoraneo (GC 111/B), 2 mezzi terrestri;
- Controlli effettuati: 93 (17 in materia di diporto, 12 in materia di demanio, 13 in tema di ambiente, 8 in materia di pesca, 11 in materia di traffico, 32 altri controlli);
- Violazioni amministrative accertate: 22 (18 per sosta in ambito portuale per un importo di € 41,00 ciascuno, 2 per violazioni alla vigente Ordinanza di Sicurezza balneare, 2 per violazioni al Codice della Navigazione);
- Notizie di reato inoltrate all’Autorità giudiziaria: 0;
- Unità soccorse o assistite: 0;
- Persone soccorse o assistite: 0.
Nello specifico, durante i controlli effettuati da personale militare dipendente durante tale operazione presso due stabilimenti balneari in località San Leone del Comune di Agrigento, sono stati accertati la mancata attivazione di un efficiente e continuo servizio di salvataggio, la carenza delle dotazioni di sicurezza in ausilio alla balneazione, la mancata predisposizione del locale infermeria e dei relativi dispositivi medici di soccorso di cui deve essere dotato tale locale, la mancata segnalazione della zona di mare riservata alla balneazione e del limite delle acque sicure nel tratto prospiciente lo stabilimento, nonché il mancato segnalamento dell’assenza di tali dispositivi, ciò in violazione di diversi precetti della vigente Ordinanza di Sicurezza Balneare. Ai due titolari è stato notificato il processo verbale di accertamento e contestazione di violazione amministrativa, punita dall’art. 1164 comma 1 del Codice della Navigazione con la pena pecuniaria da € 1.032 ad € 3.098. Per la mancata attivazione del servizio di salvataggio è stata, altresì, imposta la chiusura dell’esercizio fino al ripristino del servizio.
Inoltre, in occasione dell’attività di vigilanza a mare, sono state contestate al comandante di un’unità da pesca due violazioni di carattere amministrativo per irregolare tenuta dei registri di bordo relativi all’imbarco dell’equipaggio e per inosservanza della tabella minima di armamento prevista con apposita Ordinanza del Capo del Circondario Marittimo, punite ai sensi degli articoli 1178 e 1221 del Codice della Navigazione con pene pecuniarie rispettivamente da € 154 a € 1.549 e da € 30 a € 300.
Si ricorda che la Guardia Costiera di Porto Empedocle può essere contattata tramite il numero blu 1530 “emergenza in mare” (gratuito e valido su tutto il territorio nazionale, riservato esclusivamente alle segnalazioni di soccorso ed emergenza in mare) ed ai seguenti punti di contatto: Sala operativa 0922 535182; centralino 0922 531811; numero blu 1530 Guardia Costiera – emergenza in mare; chiamate radio VHF: CANALE 16.