Eni riconosce l’importanza di limitare al di sotto dei 2 gradi l’aumento della temperatura globale rispetto all’epoca pre-industriale e si pone come major player nel favorire e promuovere la transizione energetica verso un futuro a basso contenuto di carbonio.
San Donato Milanese (MI), 25 ottobre 2016 – Eni è stata riconosciuta da CDP, organizzazione internazionale no profit e primo punto di riferimento per gli investitori nella valutazione e misura delle performances ambientali e della strategia sul climate change delle imprese quotate, come global leader e collocata nell’ambito del Report 2016 nella Climate A List, che comprende le compagnie che hanno conseguito il massimo voto (A) nella valutazione indipendente di azioni e strategie in risposta al cambiamento climatico. Eni è l’unica tra le major oil&gas ad avere ottenuto questo risultato. Delle migliaia di compagnie esaminate da CDP, solo il 9% è stato classificato nella Climate A List. CDP opera per conto di oltre 800 investitori con un capitale complessivo di oltre 100 mila miliardi di dollari.
Eni riconosce l’importanza di limitare al di sotto dei 2 gradi l’aumento della temperatura globale rispetto all’epoca pre-industriale e si pone come major player nel favorire e promuovere la transizione energetica verso un futuro a basso contenuto di carbonio. La società ha quindi consolidato un modello in grado di coniugare solidità finanziaria e sostenibilità di lungo periodo, basato su competenza e innovazione, con un modello operativo in grado di minimizzare i rischi e gli impatti sociali e ambientali delle attività, e su un percorso chiaro e definito verso la decarbonizzazione.
Pilastro fondamentale di questa strategia è proprio il contributo che Eni offre al raggiungimento degli obiettivi relativi al cambiamento climatico, perseguendo un sempre maggiore abbattimento delle emissioni dirette di CO2, mantenendo un portafoglio di progetti a basso potenziale di emissioni e a basso costo di produzione, promuovendo l’utilizzo del gas come fonte di transizione e la diffusione delle fonti rinnovabili attraverso progetti operativi nei paesi in cui opera e attraverso specifici programmi di ricerca e sviluppo tecnologico.