Madrid, 23 novembre 2016 – Nel suo discorso durante l’International Cruise Summit di Madrid, Pierfrancesco Vago, Chairman di CLIA Europe per gli ultimi tre anni ed Executive Chairman di MSC Crociere, ha annunciato una previsione di continua crescita per il settore crocieristico in Europa nonostante l’attuale austerità economica globale.
Dal 2008 l’industria crocieristica europea è cresciuta di un notevole 49% e il settore continua ad avanzare di anno in anno. Nel 2015, 123 navi da crociera di 39 compagnie da crociera hanno navigato in acque europee per un totale di 6,6 milioni di passeggeri, un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Anche i porti europei hanno visto un aumento pari al 4,5% relativamente al numero di imbarchi da parte di passeggeri europei, portando il totale a 6,12 milioni di passeggeri europei.
I crocieristi europei rappresentano il 28,4% dei passeggeri globali (23,19 milioni nel 2015). Germania e Regno Unito rappresentano il 27% dei passeggeri europei ciascuno, seguiti da Italia (12,3%), Francia (9,3%) e Spagna (con oltre il 7%). Il restante 19% è dato dal resto dell’Europa.
I mercati europei leader in termini di Paesi di imbarco sono l’Italia con il 32,7% seguito da Spagna (20,9%), Regno Unito (17,3%), Germania (9,6%), Francia (5,1%) e Grecia e Danimarca con oltre il 3%.
Dal momento che un numero sempre maggiore di navi da crociere saranno consegnate agli operatori europei, il mercato crocieristico continuerà ad espandersi nel 2016 e oltre. I cantieri navali europei consegneranno a compagnie da crociera internazionali 48 ordini entro il 2019 e 75 entro il 2026.
Guardando all’impatto economico europeo, il settore crocieristico fornisce una spinta significativa alle economie locali, arrivando nel 2015 a circa 41 miliardi di euro in termini di produzione economica totale, un aumento del 2% rispetto all’anno precedente. La spesa diretta del settore crocieristico in Europa è ammontata a 16,89 miliardi di euro.
L’industria crocieristica, inoltre, ha dato lavoro a oltre 360.000 persone, sia direttamente nel settore crocieristico che indirettamente in attività associate, segnando un aumento di 11.000 posti di lavoro in più rispetto al 2014. Questi dati dimostrano che la crocieristica è diventata un elemento essenziale per l’economia europea, generando lavori e salari attraverso tutta la catena.
“La crocieristica è qui per rimanere visto che continua ad attrarre gli europei e a generare crescita economica”, ha affermato Pierfrancesco Vago. “Se da un lato l’industria crocieristica continua ad espandersi in Europa, dall’altro lato ci troviamo di fronte a una serie di sfide comuni che devono essere affrontate per assicurarci che il settore rimanga sulla giusta rotta. Su questo ci stiamo impegnando attentamente”.
Al fine di sostenere la crescita futura, CLIA Europe collabora attivamente con i policy makers per monitorare il lavoro delle istituzioni verso un ambiente che sia più “business friendly” e per riformare l’attuale Codice Visti UE, per incoraggiare più turisti stranieri a visitare l’Europa. Il settore crocieristico ha altresì bisogno di un’implementazione più consistente della legislazione ambientale dell’UE e della riforma portuale attraverso tutto il continente per evitare la creazione di barriere operative in acque europee. CLIA Europe sta collaborando attivamente con le autorità locali per dimostrare i benefici economici a lungo termine che il settore crocieristico e i suoi partner forniscono, al di là del turismo.
Nel 2016 sono stati fatti dei progressi in materia di sicurezza in contesti sempre in continua evoluzione. Le compagnie da crociera hanno la flessibilità di modificare gli itinerari ed evitare particolari porti e destinazioni con lo scopo di massimizzare la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio. Le compagnie da crociera lavorano in stretta collaborazione con gli esperti della sicurezza e le autorità per valutare costantemente tali rischi. La capacità di continuare a crescere in Europa dipenderà anche dalla sua sicurezza. Le compagnie da crociera associate a CLIA nonché i suoi stakeholders stanno aumentando le misure di sicurezza in tutti i Paesi europei coinvolti, in particolar modo nell’area del Mediterraneo.