GRIMALDI ARMATORI. STORIA DI UNA FAMIGLIA E DI UN’IMPRESA

copertina libro grimaldi

L’epopea del primo gruppo armatoriale italiano nel libro che celebra i settant’anni dell’azienda

Napoli, 1 dicembre 2016 – Il viaggio lungo 70 anni di una grande famiglia di armatori, che ha fatto la storia della navigazione italiana dal dopoguerra ad oggi. A questo argomento è dedicato il libro
Grimaldi Armatori. Storia di una Famiglia e di un’impresa, scritto dai giornalisti Bianca d’Antonio e Justin Stares e nato da un’idea dei fratelli Gianluca e Emanuele Grimaldi: i figli del fondatore Guido Grimaldi, che oggi guidano l’azienda insieme al cognato Diego Pacella.
Da 70 anni la famiglia Grimaldi è a capo del più importante gruppo armatoriale italiano, che oggi da lavoro a 13.000 persone e che nel 2015 ha trasportato in tutto il mondo via mare tre milioni di
auto e tre milioni di passeggeri, grazie a una flotta di 130 navi di età media inferiore ai 12 anni.
Nonostante le dimensioni globali, il Gruppo Grimaldi è ancora un’eccellenza esclusivamente italiana e saldamente legata a Napoli: la città d’origine dove rimarranno sempre il cuore e il cervello
dell’azienda, come desideravano i suoi fondatori.
Il libro racconta la storia di questa famiglia, le cui radici affondano nel Medioevo ed, in particolare, nella Genova del XIV secolo: a seguito del conflitto tra Guelfi e Ghibellini, una parte della famiglia si trasferisce a Monaco mentre altri scelgono il Sud Italia e, nello specifico, Napoli dove i Grimaldi sono strettamente legati al potere degli Angioini a cui forniscono galere. Ben presto, un ramo della famiglia si trasferirà in Calabria al seguito degli Angiò, e successivamente a Solofra in Campania.
Con un salto di secoli, agli inizi del Novecento ritroviamo il ramo ritrasferitosi a Napoli: Giovanbattista Grimaldi sposa Amelia – sorella del mitico Achille Lauro, uno degli armatori più geniali del secolo scorso. Insieme hanno sei figli, di cui cinque maschi i quali professionalmente si formano alla scuola dello zio Achille e che nel 1947 si mettono in proprio acquistando dagli USA una nave liberty ribattezzata Orione.
Sin dall’inizio la vera forza dell’azienda risiede nella famiglia, da sempre coesa e unita di fronte alle difficoltà. E’ quanto emerge nel libro dal racconto emozionato di Donna Paola, vedova del fondatore Guido Grimaldi e madre degli attuali armatori Gianluca e Emanuele, nonché di Consuelo, Cosimo ed Amelia, che rievoca la lunga vita del marito – scomparso nel 2010 – strettamente intrecciata allo sviluppo dell’azienda: aneddoti del passato e del presente, accompagnati da immagini d’epoca, che raccontano i successi ma anche le semplici abitudini quotidiane di una grande famiglia di armatori.
I cinque fratelli Grimaldi debuttano sin da subito nel traffico merci a cui presto abbineranno il trasporto passeggeri di linea: sono infatti gli anni del secondo dopoguerra, caratterizzati da una forte crescita dell’emigrazione, e la concorrenza del trasporto aereo – che in un secondo tempo li spingerà a convertire le navi passeggeri di linea in navi da crociera – è ancora lontana.
La grande intuizione risale però alla fine degli anni ’60, quando Guido Grimaldi inventa i collegamenti marittimi a corto raggio (antenati delle attuali Autostrade del Mare) per trasportare veicoli tra l’Italia e il resto dell’Europa. Gli anni successivi, fino ad oggi, sono un lungo percorso di espansione e successi per un’azienda che ha superato indenne eventi storici che hanno spesso sconvolto l’economia mondiale, quali la chiusura del Canale di Suez, l’innalzamento del costo del petrolio o la crisi dei noli, e che si è trasformata in un operatore leader a livello mondiale nel trasporto di veicoli e di passeggeri.
Il libro, scritto da Bianca d’Antonio e Justin Stares, è edito dalla casa editrice Grimaldi & C. Editori, specializzata in pubblicazioni culturali di pregio.

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