INTERVENTO DI DOMENICO DE ROSA SUL TRAFFICO DI UNITÀ ROTABILI NEL PORTO DI SALERNO

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Nella foto: Uno scorcio della flotta Gruppo SMET

Salerno, 15 dicembre 2016 – “Il porto di Salerno è il primo scalo del Sud Italia in termini di unità rotabili. Il 60% del tonnellaggio movimentato dal nostro porto nel 2015 è rappresentato da unità Ro-Ro: ben 7 milioni di tonnellate contro poco più di 4 milioni e mezzo di contenitori. Si tratta di un trend in crescita senza sosta a partire dal 2011, che registrerà senza dubbio un ulteriore incremento per l’anno ancora in corso”.
E’ quanto ha dichiarato Domenico De Rosa – Amministratore Delegato del Gruppo SMET, azienda salernitana leader a livello europeo nel settore della logistica integrata – a margine dell’incontro
organizzato nei giorni scorsi a Catania da A.L.I.S., la nuova Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile di cui il Gruppo SMET è socio fondatore.
L’intervento di De Rosa ha inteso mettere in risalto, dopo la nomina di Pietro Spirito alla presidenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, i risultati raggiunti all’interno dello scalo di Salerno: numeri importanti da attribuire all’impegno di imprese armatoriali ed operatori logistici che hanno creduto nell’intermodalità e nello sviluppo sostenibile del Mezzogiorno a livello nazionale ed internazionale.
“Da sempre in Italia ingiustamente il carico rotabile non gode i di pari dignità rispetto al container: la reale vocazione dello scalo di Salerno è però l’intermodalità, anche perché gli spazi portuali sono limitati – ha concluso De Rosa – Sono certo che la riforma dei porti italiani e il conseguente accorpamento di Napoli, Salerno e Castellamare di Stabia nel Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale consentirà di valorizzare questa vocazione: il nuovo Presidente Pietro Spirito ha sottolineato l’esigenza di competitività ed efficienza per il nostro scalo portuale, noi siamo a disposizione per avviare a breve un tavolo di confronto che consenta agli operatori logistici di contribuire attivamente all’incremento del traffico merci”.
L’intervento di Domenico De Rosa – a capo del primo gruppo imprenditoriale che a Salerno ha realizzato un retroporto – ha inoltre sottolineato l’importanza dell’istituzione di una Zona Economica Speciale (ZES) per i porti e i retroporti di Napoli e di Salerno e per l’area di Bagnoli, al fine di attrarre investimenti e favorire lo sviluppo economico della Campania. In tal senso martedì 13 dicembre, la Giunta Regionale della Campania ha approvato il documento di base che verrà sottoposto al Governo nei prossimi giorni e che prevede la sperimentazione della ZES in alcune aree a forte impatto logistico, infrastrutturale e produttivo, tra cui proprio l’area industriale di Salerno.

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