Teheran, 12 gennaio 2017 – Il viceministro per l’ingegneristica e lo sviluppo della National Iranian Oil Company (Nioc), Gholam-Reza Manouchehri ha dichiarato che dopo l’intesa nucleare ed il sollevamento delle sanzioni molte societa’ internazionali sono interessate all’acquisto del perolio e del gas dall’ Iran ed allo sviluppo di progetti comuni.
Secondo il responsabile iraniano, proprio per questo la National Iranian Oil Company (Nioc) ha pubblicato l’elenco delle 29 compagnie energetiche straniere scelte per partecipare alle gare d’appalto finalizzate allo sviluppo di progetti upstream nel settore petrolifero iraniano.
Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa “Shana”, le aziende provengono da Germania, Francia, Italia, Norvegia, Malesia, Russia, Austria, Thailandia, Giappone, Polonia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Cina. Fra le compagnie figurano: la spagnola Cepsa, la cinese Cnpc, l’italiana Eni, le russe Gazprom e Lukoil, le giapponesi Japan Petroleum Exploration e Mitsui, la sud coreana Korea Gas Corporation, la danese Maersk, l’austriaca Omv, l’indiana Ongc Videsh, l’indonesiana Pertamina, la malese Petronas, l’anglo-olandese Shell, la francese Total e la statunitense Schlumberger.
Intanto Manouchehri, ha annunciato in occasione della 13ma edizione della Kish International Energy Exhibition che la produzione petrolifera giornaliera dell’Iran ha raggiunto quota 3,9 milioni di barili di petrolio.
All’esposizione, iniziata lo scorso 9 gennaio, partecipano oltre 180 aziende nazionali ed estere. Manouchehri ha inoltre sottolineato che l’Iran ha firmato accordi con cinque società internazionali in materia di sviluppo dei giacimenti di Azadegan.
Il dirigente, scrive l’agenzia “Irna”, ha poi aggiunto che a fine anno il paese raccoglierà le offerte per lo sfruttamento dei suoi giacimenti di petrolio di Yadavaran e nel Nord Azadegan.