OPEC: conclusa riunione del comitato di controllo. Via al taglio della produzione

estrattori petroliferi

Vienna, 23 gennaio 2017 – Si è svolta la Riunione inaugurale del JMMC (Joint OPEC-Non-OPEC Ministerial Monitoring Committee) comitato di controllo per la valutazione  sugli accordi di produzione a Vienna. Il comitato è composto da cinque paesi membri  e non dell’Opec. Del comitato fanno parte Kuwait, Algeria, Venezuela, Oman e Russia.

Il JMMC è stato creato a seguito degli sviluppi occorsi nel meeting tenutosi a Vienna nella giornata del 30 novembre 2016 ed a seguito delle decisioni prese nell’incontro successivo (10 dicembre 2016), quando 11 produttori esterni al Gruppo si sono uniti all’iniziativa OPEC che ha avuto come risultato la riduzione della produzione per un totale combinato di 1.8 milioni di barili giornalieri.

L’incontro, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, si è svolto per mettere a punto il meccanismo di monitoraggio sui tagli alla produzione, concordati  il 10 dicembre scorso. Gli accordi hanno una validità di sei mesi, con possibilità di estensione ad ulteriori sei mesi sulla base dell’evoluzione di domanda ed offerta e sulla base dell’evoluzione delle scorte globali.

Il JMMC ha il compito di garantire che gli obiettivi del meeting del 30 novembre nonchè quelli stabiliti nella dichiarazione di cooperazione del 10 dicembre, in termini di contrazione produttiva volontaria, siano raggiunti attraverso le corrette modalità di attuazione.

Il Comitato faciliterà anche lo scambio di analisi comuni e prospettive, che forniranno un prezioso contributo alla valutazione del processo di conformità.Il JMMC è composto da tre paesi membri dell’OPEC (Algeria, Kuwait e Venezuela) e da due paesi esterni al Gruppo (Russia ed Oman).Il meeting è stato presieduto dal ministro dell’energia del Kuwait Issam Al Marzooq che ha effettuato la dichiarazione di apertura.

Alcune osservazioni sono state effettuate da Khaled Al Falih, ministro dell’energia saudita e da Alexander Novak, ministro dell’energia russo. A seguire la Research Division dell’OPEC ha provveduto ad informare il Comitato sugli sviluppi nel mercato del Greggio partendo dalla data del 10 dicembre 2016.

Dopo le dichiarazioni della Research Division, il Comitato si è impegnato in una dettagliata discussione sul quadro di riferimento per la realizzazione delle rettiffiche produttive volontarie e lo stesso è stato fatto per la Dichiarazione di Cooperazione dei paesi non aderenti all’Opec.

In una nota il comitato spiega che il Segretariato Opec, l’organo esecutivo dell’organizzazione, presenterà al Comitato di controllo un rapporto sulla produzione mensile dei Paesi che fanno parte del cartello e non, il giorno 17 di ogni mese. In questo modo l’Opec, spiegano gli analisti, vuole dimostrare che è seriamente impegnata nel tentativo di eliminare l’eccesso di offerta di petrolio sui mercati mondiali.

L’Arabia Saudita, ha già tagliato più di 500 mila barili al giorno, ha detto il ministro del petrolio, Al-Falih, mentre Algeria e Kuwait hanno ridotto la produzione oltre il target stabilito, hanno sottolineato i ministri del petrolio dei due Paesi. Anche  la Russia ha tagliato la sua produzione di petrolio di circa 100.000 barili al giorno, nel rispetto dell’accordo.

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