LE CARENZE INFRASTRUTTURALI E LE INEFFICIENZE LOGISTICHE CI COSTANO ALMENO UN 1 PUNTO DI PIL.
Verona, 24 febbraio 2017 – Interpellato ai margini del TRANSPOTEC In corso a VERONA l’ex sottosegretario ai trasporti Bartolomeo GIACHINO, ora Presidente di SAIMARE, ha osservato che gli anni della crisi e del calo della economia italiana oltre ai grandi cambiamenti in corso nel mondo dello shipping mondiale vedono il settore italiano dei trasporti in difficoltà , un settore che si fa carico con una remunerazione più bassa di consentire al sistema Italia di non crollare.
Eppure l’Italia potrebbe giocare un ruolo ben diverso negli scambi commerciali che la globalizzazione fa crescere in termini di volumi di trasporto scambiati.
La inefficienza logistica del Paese causata dalla carenza delle infrastrutture portuali e ferroviarie incidono sulla quota di trasporto appannaggio delle aziende italiane e causa una perdita di almeno 1 punto di PIL all’anno.
La carenza legislativa sulla vendita franco destino e la apertura del mercato europeo si Paesi dell’Est hanno penalizzato il trasporto italiano.
Solo una visione complessiva, una politica dei trasporti e del mare organica potrebbe rafforzare le aziende italiane del settore.
Eppure all’estero scommettono sulle infrastrutture portuali italiane, con l’arrivo dei fondi investimenti esteri nei nostri terminal portuali e aeroportuali.
Ma ci crede l’Italia?
Non mi pare se vedo i tempi lunghi della entrata in funzione delle nuove Autorità portuali. Così come non mi spiego i ritardi nella definizione del Decreto sullo “sportello unico” dei controlli nei nostri porti.
Non mi pare se vedo la non applicazione delle leggi vigenti ad esempio per i tempi di pagamento.
Mi auguro che il viaggio in Cina del Presidente Mattarella e del Ministro Delrio servano a valorizzare il ruolo strategico negli scambi commerciali mondiali dei nostri porti e dei nostri aeroporti.
La valorizzazione dei nostri porti e dei nostri aeroporti e’ la condizione per il rilancio dei trasporti italiani ma anche per l’aumento della crescita economica del Paese.
Per questo occorre impegnarsi per la ricostituzione del “Ministero del Mare e dei Trasporti”.