Tripoli, 16 marzo 2017 – Un passo avanti significativo è stato messo a segno ieri dal governo di unità nazionale libico ovvero da quell’esecutivo che gode del sostegno della comunità internazionale.
Gli uomini fedeli al primo ministro Fayez al-Sarraj sono riusciti ad occupare il quartier generale a Tripoli di Khalifa Ghwell, leader del governo di salvezza nazionale, situato all’interno dell’hotel Rixos.
Dopo tre giorni di scontri e insicurezza, Sarraj mette in tasca una rivincita rispetto agli eventi che lo scorso ottobre avevano riportato Gwhell a Tripoli, benché la situazione sia tutt’altro che tornata alla normalità.
Gli scontri hanno visto l’impiego di artiglieria pesante e non è ancora certo il bilancio di morti e feriti. Gli ultimi sviluppo hanno convinto lo stesso Sarraj e il suo ministro degli Esteri Mohamed Siala a posticipare un viaggio in programma a Khartoum. A rendere noto il viaggio e il rinvio è stato il ministro degli Esteri sudanese Ibrahim Ghandour.
Secondo varie fonti le forze di Ghwell sono comunque riuscite a ritirarsi pur perdendo il controllo del territorio finora controllato nella capitale libica.
La prova di forza del governo di Sarraj è avvenuta in coincidenza con un’offensiva lanciata invece ad est da un altro dei protagonisti della scena politico-militare libica, il generale Khalifa Haftar i cui uomini hanno ripreso il controllo di due terminal petroliferi che agli inizi di marzo erano finiti in mano a un gruppo rivale, le Brigate di difesa di Bengasi. Haftar ha accusato il governo di Sarraj di aver sostenuto le Brigate, accusa respinta al mittente dal diretto interessato.
Di fatto la situazione continua a restare incerta in tutto il Paese, con i meccanismi pensati dalla comunità internazionale che finora non hanno riportato ordine nel caos seguito alla caduta di Muammar Gheddafi.