Genova, 5 ottobre 2012 – Presentato il rapporto di ricerca “Italian Cruise Watch 2012”: nonostante la congiuntura economica sfavorevole, le crociere tengono con una previsione di chiusura 2012 pari a una riduzione contenuta del -4,2% sul totale dei passeggeri movimentati. Per il 2013 si prevede una crescita del +4,5% rispetto al 2012.
Nel 2012 i porti con la maggiore movimentazione di passeggeri si confermano essere Civitavecchia (2,4 milioni), Venezia (1,8 milioni) e Napoli (1,2 milioni).
Si è aperta questa mattina a Genova presso la Stazione Marittima di Ponte dei Mille, la seconda edizione di Italian Cruise Day, forum sull’industria crocieristica italiana ideato da Risposte Turismo – società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica fondata e presieduta da Francesco di Cesare – organizzato quest’anno in collaborazione con Stazioni Marittime S.p.A. di Genova.
Dopo i saluti introduttivi di Giovanni Lorenzo Forcieri -Presidente Ligurian Ports Alliance, Luigi Merlo – Presidente Autorità Portuale di Genova, Paolo Odone – Presidente Camera di Commercio di Genova e Carla Sibilla – Assessore Cultura e Turismo Comune di Genova, Francesco di Cesare – Presidente di Risposte Turismo – ha illustrato la seconda edizione di Italian Cruise Watch, il rapporto di ricerca riferimento del settore crocieristico in Italia contenente i dati più aggiornati e rilevanti e le previsioni per il futuro del comparto.
Per quanto riguarda le previsioni di chiusura 2012 riguardanti il numero di passeggeri movimentati nei porti italiani (imbarchi, sbarchi e transiti) confrontate con i dati a consuntivo del 2011, si evidenzia una sostanziale tenuta del comparto crocieristico con una riduzione contenuta pari a -4,2% per un totale di 11.026.692 unità, dato significativo considerando la crisi economica e l’effetto emotivo “post Concordia”. Rispetto a tale valore lo studio ha analizzato nel dettaglio le previsioni di chiusura 2012 rispetto ai dati a consuntivo 2011 per i primi 17 porti crocieristici italiani.
In questo contesto Civitavecchia si conferma al primo posto con circa 2,4 milioni di passeggeri movimentati (-6,6%) e 933 toccate navi (-6,9%). Seguono Venezia con 1,8 milioni di passeggeri (+0,8%) e 663 toccate navi (+1,4%) e Napoli, con 1,3 milioni di passeggeri (-7,5%) e 520 toccate navi (-1,3%).
Ai piedi del podio si collocano Livorno, con 1.000.000 di passeggeri movimentati (+1,7%) e 469 toccate navi (-5,6%), Savona, con 900.000 passeggeri movimentati (-5,1%) e 209 toccate navi (-9,9%) e Genova, con circa 803 mila passeggeri movimentati (+0,6%) e 201 toccate navi (-20,2%).
Passando invece al 2013, i dati dell’Italian Cruise Watch si sono focalizzati su sette porti italiani che da soli, nel 2011, hanno rappresentato il 70% della movimentazione passeggeri (Civitavecchia, Venezia, Napoli, Genova, Livorno, Messina e Ravenna), evidenziando una previsione di crescita sia nel totale dei passeggeri movimentati (+4,5%), sia nelle toccate navi (+0,6%) rispetto alle stime per il 2012 sui medesimi scali.
Lo studio ha inoltre analizzato altri aspetti legati all’economia del comparto crocieristico. Per ciò che riguarda le infrastrutture l’Italian Cruise Wacth mostra un incremento dei terminal crocieristici in Italia, passati dalle 19 unità del 2000 alle 39 del 2012, con una previsione di ulteriore crescita per il 2013 di quattro unità per complessivi 43 terminal.
In merito infine alle prime indicazioni emerse dal rapporto di ricerca di Risposte Turismo sulle stime (2012) e sulle previsioni (2013) relative all’andamento del fatturato degli agenti di viaggio sul prodotto crociere, i dati prospettano un positivo andamento dello stesso.
Infatti, il 71% degli intervistati stima una stabilità o incremento del proprio giro di affari nel 2012, percentuale che sale nelle previsioni 2013 di dieci punti percentuali, attestandosi all’81% del panel.
Lo stesso rapporto ha inoltre analizzato per il 2012 – sempre secondo gli agenti di viaggio intervistati – i principali fattori di scelta della clientela riferiti al “prodotto crociera”.
Rispetto al 2011 al primo posto della classifica si colloca la “soddisfazione per crociere già effettuate in passato” con una crescita del 10% (75%), al secondo posto gli “sconti, promozioni e costo crociera” con un +6,3% (61%), al terzo posto il “confronto vincente rispetto ad altre tipologie di vacanza”, con una crescita di oltre 6 punti percentuali (42%) e, infine, “notorietà del brand” (campagne di comunicazione) con oltre un +8% (31%).
La mattinata è proseguita con l’intervento di Michael Thamm – Membro del Comitato Esecutivo di ECC – European Cruise Council – e C.E.O. Costa Crociere S.p.A. – che ha evidenziato alcuni primati dell’Italia in ambito crocieristico in termini sia economici sia di mercato.
“Le crociere – ha affermato Thamm – rappresentano uno dei principali comparti dell’industria del turismo in Europa con 36,7 miliardi di contributo globale all’economia continentale e oltre 315.500 posti di lavoro garantiti dal nostro settore. In questo contesto, l’Italia vanta numerosi primati che confermano un ruolo di primaria importanza del paese in termini economici e di mercato. Nell’area Mediterranea, ad esempio, dei 10 maggiori porti per somma di imbarchi, sbarchi e transiti, ben 5 sono italiani. Le prospettive del settore delle crociere non possono non individuare nell’Italia uno dei punti di riferimento per la crescita del proprio business”.
Successivamente Pietro Zanini – General Manager Wärtsilä Italia – ha invece posto l’attenzione sulla sfida ambientale che il comparto crocieristico è chiamato ad affrontare tra tecnologie emergenti e nuove normative.
Il programma della giornata prevede inoltre la sessione plenaria di apertura, intitolata “Il futuro prossimo della crocieristica in Italia”, con la partecipazione di Edoardo Monzani – Amministratore Delegato Stazioni Marittime S.p.A. di Genova, Giovanni Onorato – Direttore Generale Costa Crociere, Domenico Pellegrino – Direttore Generale MSC Crociere, Roberto Perocchio – Amministratore Delegato Venezia Terminal Passeggeri e Gianni Rotondo – Direttore Generale Royal Caribbean Cruise Line.
A seguire si terranno due sessioni parallele dedicate, rispettivamente, alla concorrenza tra il prodotto crocieristico e le altre forme di vacanza (tra i relatori: Massimo Caravita – Vice Presidente Vicario FIAVET ed Enzo Carella – Amministratore Delegato Uvet ITN Travel Network) e al tema della sicurezza e ambiente (tra i relatori: Livio Ungaro – Direttore Generale Trieste Terminal Passeggeri, Valeria Mangiarotti – Marketing Manager Autorità Portuale di Cagliari e Roberto Cazzulo – Direttore Tecnico RINA) con l’illustrazione degli impegni presi da compagnie e porti, ma non solo, su tali materie.
La giornata si concluderà con la sessione plenaria di chiusura intitolata “Il reale contributo della crocieristica allo sviluppo dei territori” durante la quale si discuterà sulle ricadute della produzione e del turismo crocieristici sui territori coinvolti, illustrando cosa possa e debba essere fatto per estenderne la dimensione e il raggio. Interverranno Marco Arato – Presidente Aeroporto di Genova, Antonio Barreca – Direttore Generale Federturismo Confindustria, Angelo Berlangieri – Assessore al Turismo, cultura, spettacolo Regione Liguria, Loris Di Giorgio – Sales & Marketing Manager Direzione Navi da Crociera Fincantieri, Roberto Martinoli – Delegato per l’Italia ECC e CLIA e Marina Monassi – Vice Presidente Assoporti.
“L’Italia è il centro di gravità del sistema crocieristico europeo. Per ciò che riguarda l’Europa il potenziale di crescita è enorme, tanto da poter raggiungere il mercato nord Americano in termini di passeggeri generati”. Questo quanto oggi dichiarato da Michael Thamm – membro del comitato esecutivo European Cruise Council in occasione del suo keynote speech in apertura della seconda edizione di Italian Cruise Day, in svolgimento presso le Stazioni marittime di Genova.
“Tornando all’Italia – ha proseguito Thamm – ritengo che ci possano essere importanti margini di crescita dal momento che un passeggero su tre in Europa ha viaggiato partendo da un porto italiano e che tra i dieci maggiori porti nel Mediterraneo ben cinque sono italiani (per somma di imbarchi, sbarchi e transiti)”.
“Crediamo che tali potenzialità di crescita debbano passare attraverso uno sforzo comune dell’ industria crocieristica e delle istituzioni nazionali e locali per il miglioramento delle infrastrutture in modo da rendere i porti italiani una ulteriore “porta di ingresso” al patrimonio di arte e cultura del Paese, così apprezzato in tutto il mondo, che è unico e che deve essere sempre più valorizzato”.
Michael Thamm ha infine ricordato che il settore delle crociere oggi rappresenti in Italia più di centomila posti di lavoro e ha sottolineato l’impegno dell’industria crocieristica nel mantenere e sviluppare questo importante patrimonio di risorse.