Pirateria marittima:lo strano caso della nave (russa) Myre Seadiver

MYRE SEADIVER

Lagos, 24 ottobre 2012 – Da agenzie e giornali internazionali, lo scorso week end nella rada di Lagos è stata messa in stato di fermo dalla Marina Militare nigeriana la nave offshore standby Myre Seadiver, con una stazza di 541 tonnellate,costruita nel 1965 in Norvegia e attualmente battente bandiera Isole di Cook, della Moran Security Group, una società internazionale russa specializzata nella difesa di carichi, navi, persone esposte a rischi di qualsiasi genere.

L’accusa, che ha portato oltre al sequestro nave l’arresto di 9 membri di equipaggio, che resteranno in carcere almeno fino alla conclusione delle indagini, è di sospetto contrabbando di armi. Probabilmente dietro soffiata, le autorità durante l’ispezione hanno trovato a bordo 14 fucili Kalashnikov (AK 47) con oltre 3500 munizioni, 22 canne e Benelli MR1 e circa 5000 proiettili. Secondo i militari la nave non avrebbe notificato in tempo la presenza di armi a bordo, che in tutti i casi la legge nigeriana consente solo dietro licenze o permessi speciali. L’ipotesi che sta prendendo corpo a Lagos è che essendo le armi trovate troppo poche per operazioni di traffico e troppe per semplici scopi di protezione, è che la nave sia impiegata come arsenale galleggiante. Dal canto suo la Moran contesta e respinge con decisione qualsiasi accusa di irregolarità o illegalità a suo carico o a carico dell’equipaggio, sostenendo che ben tre settimane prima l’agenzia marittima locale aveva trasmesso tutti i documenti necessari su equipaggio e armi a bordo, giustificate per la difesa in caso di attacco dei pirati. La Myre Seadiver era partita dal porto russo di Baltyisk a giugno scorso, durante l’estate aveva operato nell’area del golfo di Aden ed era diretta nel Golfo di Guinea, in scalo a Lagos per rifornimenti.

Giovanna Visco

 

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