ENAV: UILTRASPORTI, NON SI PUÒ CEDERE UN ASSET DI SICUREZZA DEL PAESE

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Roma, 18 ottobre 2017 -  “Con la cessione a CDP delle quote in capo al Ministero dell’Economia di ENAV (Ente nazionale di assistenza al volo), si realizza e si completa un disegno che noi della Uiltrasporti avevamo criticato sin da quando nel 2016 parte del capitale dell’ente fu quotato in Borsa”. È il commento del Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi sull’ipotesi del Governo per far cassa trasferendo la proprietà della quota di maggioranza dell’ente alla Cassa Depositi e Prestiti.

“Un caso unico in Europa di cessione a privati di parte del capitale dell’Ente deputato a gestire il traffico aereo civile, che in esclusiva garantisce i servizi di navigazione nei nostri cieli.

“Ricordiamo a tutti – evidenzia Tarlazzi – che una parte della CDP è in mano alle fondazioni bancarie. La scommessa dei mercati, che con una nuova struttura di controllo una tale operazione potrebbe fruttare maggiori rendimenti agli azionisti, ci preoccupa.

“Il Governo sta scegliendo il rischio di far prevalere le logiche finanziarie su quelle della qualità di un’attività sensibile e strategica per la sicurezza del sorvolo nei nostri trafficatissimi cieli, che grazie alla specializzazione tecnica e professionale dei lavoratori, che consente pure di chiudere ogni bilancio di esercizio Enav in attivo.

“Il buon senso consiglierebbe di non cedere un asset tanto sensibile per la sicurezza del Paese”.

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