Roma 21 novembre 2017 – “Dopo molti anni di immobilismo nel settore previdenziale marittimo, grazie all’attività incessante della UIL e della Uiltrasporti, finalmente viene riconosciuto dalle parti anche il lavoro marittimo come lavoro gravoso. Ora ne attendiamo il recepimento nella legge di Bilancio.”. Così commenta il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi l’inclusione dei marittimi nel provvedimento di allargamento della platea dei lavoratori inseriti nell’Ape Social, per l’uscita anticipata dalla attività lavorativa, ed esentati sia dall’aumento automatico della soglia dell’età per le pensioni di vecchiaia (nel 2019 previsto a 67 anni) che dal requisito di innalzamento contributivo per le pensioni anticipate.
“Riteniamo che il riconoscimento del lavoro marittimo come gravoso sia una decisione importante, che rende finalmente giustizia a migliaia di lavoratori sottoposti a un’attività molto faticosa e logorante – aggiunge il Segretario Nazionale Uiltrasporti Paolo Fantappiè – Proprio per questo la decisione di oggi per Uiltrasporti è solo il primo passo verso il riconoscimento di questo lavoro come lavoro usurante, e per questo fondamentale obiettivo continueremo ad impegnarci fino al suo raggiungimento per tutti i marittimi e le loro famiglie”.