Passeggiata illustrata lungo il waterfront storico del porto di Napoli 3 dicembre 2017

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Curata dal Propeller Club Port of Naples in collaborazione con aniai Campania, Lega Navale Italiana, CNR IRISS, Community Psychology Lab Università Federico II, Friends of Molo San Vincenzo.

Napoli, 22 novembre 2017 – La ricorrenza di Santa Barbara anche quest’anno offre l’opportunità di avvicinare la comunità urbana al cluster marittimo facendo conoscere gli spazi e le funzioni del porto.
Dopo le maratonine sul Molo San Vincenzo – al momento non accessibile perché finalmente sono in atto i lavori di messa in sicurezza – il Propeller Club Port of Naples organizza una visita guidata nel porto storico di Napoli. La visita, che partirà dall’Immacolatella Vecchia e si concluderà al Molosiglio, toccherà i principali edifici storici, descriverà i lavori in corso e quelli futuri, raccontando il waterfront che verrà.
Guide d’eccezione saranno il Presidente del Porto ,Prof.Pietro Spirito , i progettisti e i rappresentanti delle istituzioni competenti per le trasformazioni delle strutture portuali e del waterfront.
Qualcosa si muove, si accelerano i lavori, si progetta, si aprono nuovi cantieri: il porto si trasforma e si
ricongiunge con la città.
Programma
h 10:00 raduno dei partecipanti nei pressi del Varco Immacolatella del Porto di Napoli e partenza della
visita guidata.
Prima tappa: Immacolatella Vecchia
Su progetto di Domenico Antonio Vaccaro, il palazzo dell’Immacolatella fu fatto edificare da Carlo III
di Borbone alla metà del 18° secolo, a mare tra il molo grande e il castello del Carmine, nel bacino del
Mandracchio, collegato da due ponti alla terraferma. L’edificio ospitava la Deputazione della Salute
ed era un elemento primario del paesaggio urbano e portuale. A seguito delle trasformazioni
novecentesche del porto, è oggi inglobato nella colmata della calata Porta di Massa. Aspetta da anni
un intervento di restauro e una funzione che lo faccia rivivere come cerniera tra il porto e la città.

Seconda tappa: Ex Magazzini Generali
L’edificio dei Magazzini Generali è una attrezzatura portuale per lo stoccaggio delle merci in disuso da
molti anni. Opera razionalista dell’architetto Marcello Canino risalente agli anni quaranta del secolo
scorso, è stata oggetto di ampi dibattiti. In occasione del concorso di progettazione per il ridisegno
del waterfront negli anni 2000, se ne ipotizzò la demolizione che però fu bloccata dal vincolo posto
dalla Soprintendenza competente. Dopo anni di discussioni sul suo destino, oggi si prevede di
destinarlo a sede del Museo del Mare e delle Migrazioni.

Terza tappa: Stazione Marittima
La stazione marittima è un progetto razionalista dell’arch. Cesare Bazzani ed caratterizzata dalla
notevole dimensione, dai volumi puri e dal colore bianco che ne fanno un elemento forte del
paesaggio portuale e urbano, chiudendo la prospettiva che da Palazzo San Giacomo attraversa piazza
Municipio e arriva al Molo Angioino. La nuova infrastruttura, fortemente voluta dal governo fascista
anche per motivi di propaganda, fu conclusa nel 1936 per rispondere al crescente traffico portuale.
L’impianto è classico e simmetrico con due corpi che si sviluppano lungo il molo e sono collegati da un
corpo trasversale a ponte dove in origine arrivava la linea ferroviaria.

Quarta tappa: Metropolitana di Napoli Porto
La metropolitana di Napoli, anche se non è stata ancora completata, è famosa nel mondo per le sue
stazioni dell’arte. La fermata di Piazza Municipio è in funzione ma non è ancora collegata con il porto
così come previsto dal bel progetto degli architetti Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura. A
conclusione dei lavori, come sarà illustrato dai rappresentati della società esecutrice, i piani inclinati
realizzeranno un collegamento fisico e visivo tra porto e città, rendendo la stazione un elemento di
collegamento tra il mare e la collina del Castel Sant’Elmo.

Quinta tappa: Progetto del nuovo Molo Beverello
Il Progetto del nuovo Molo Beverello è parte del più ampio progetto ,frutto di un concorso
internazionale, vinto nel 2004 dal raggruppamento coordinato da Michel Euvé, architetto francese di
fama internazionale, per la riqualificazione del waterfront monumentale del Porto di Napoli. Il
progetto, che sarà illustrato da uno dei progettisti, prevede la realizzazione di una zona filtro, una
“filtering line”, tra porto e città, uno spazio pedonale con attività commerciali, culturali e di servizio,
connesso con la galleria ipogea di collegamento con la stazione della metropolitana, che consentirà
alla città di affacciarsi sul porto senza interferire con le sue attività.

Sesta tappa: Molo San Vincenzo
Il Molo San Vincenzo, opera voluta dai Borbone nella seconda metà dell’Ottocento secondo un
progetto di Domenico Fontana del XVI sec., si estende nel mare per circa 2,5 km e, fino alla prima
guerra mondiale è stato un importante avamposto difensivo. Oggi, a dispetto del suo valore storicoculturale
e paesaggistico-architettonico, risulta in uno stato di generale abbandono e chiusura.
Sostanzialmente diviso in due parti, di cui la prima, prosecuzione della città verso il mare, con strade,
piazze, edifici, non è accessibile ed è di proprietà della Marina Militare, mentre la seconda parte, il
molo vero e proprio, si allunga nel mare proteggendo il porto verso i quadranti sud-occidentali è di
proprietà e competenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Medio Tirreno. Recentemente sono in
atto lavori di messa in sicurezza del Molo nella parte di competenza della AdSP ed è in atto un ampio
dibattito per restituirlo sia alla sua funzione portuale sia alla comunità urbana come spazio pubblico
sul mare.
Termine passeggiata : ore 12.

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