PORTI: Sindacati, Parlamento intervenga su uscita anticipata lavoratori non idonei

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Roma 19 dicembre 2017 – “Il Parlamento provveda a sanare il grave buco normativo che diversamente determinerà un dilagante clima di instabilità, incertezza e conflittualità nei nostri porti”. E’ quanto annunciano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per il settore portuale spiegando che “è necessario rimediare al danno causato dalla Ragioneria di Stato, che ha osteggiato in contrasto con le stesse indicazioni espresse dalle Commissioni parlamentari di Camera e Senato, l’approvazione del meccanismo di sostegno al reddito per l’accompagno all’esodo anticipato dei lavoratori non più idonei o in esubero dei porti, il cui lavoro particolarmente usurante non è riconosciuto dalla legge”.

“Il meccanismo previsto, per il momento congelato, – spiegano infine Filt, Fit e Uiltrasporti – non graverebbe sui contribuenti né sul bilancio dello Stato, perché le risorse per l’uscita anticipata dei lavoratori portuali sono finanziate con una piccola parte delle risorse prodotte dei porti stessi”.

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