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Ankara, 23 febbraio 2018 – Le navi da guerra turche hanno molestato la piattaforma-nave “Saipem 12000″ e minacciato di affondarla il 23 febbraio scorso nella Zona Economica Esclusiva di Cipro, con la” nave” costretta a compiere le manovre necessarie per evitare una collisione. Quattro o cinque navi della marina turca tentarono ancora una volta di ostacolare la nave perforatrice di Eni, che nel corso delle ultime due settimane le è stata impedita di svolgere il proprio dovere di ricerca di idrocarburi al Blocco 3 di Cipro. In un ultimo tentativo prima di partire per il Marocco, la nave perforatrice ha tentato di avvicinarsi al punto in cui avrebbe dovuto iniziare il rilevamento, ma le navi turche hanno quasi provocato una collisione, che è stata evitata all’ultimo minuto, dopo aver lanciato minacce chiare alla la nave italiana che sarebbe affondata. La nave della Eni lasciò il posto e iniziò a navigare verso ovest, seguendo la rotta per il Marocco.

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Un incidente simile si era verificato due settimane fa, quando il “Saipem 12000″ fece i suoi primi sforzi per avvicinarsi al punto designato, ma una nave turca mise in rotta di collisione contro di essa. La collisione è stata infine evitata grazie alle manovre del capitano italiano dopo che le sue chiamate sul suo numero turco per cambiare marcia sono andate a vuoto.