San Donato Milanese (MI), 22 marzo 2018 – Saipem ha concluso un accordo per acquistare la DP3 Lewek Constellation, una nave da costruzione di tubazioni rigide e flessibili in acque profonde e sollevamento fino a 3000 tonnellate. Completata nel 2013, la Constellation potrà essere proposta subito per nuove iniziative commerciali.
La Constellation potrà operare in ogni regione geografica, in particolare nel Golfo del Messico, nel Mare del Nord e nel Mar di Norvegia, aree in cui le caratteristiche del mezzo sono particolarmente idonee ad attività di tie-back sottomarini.
L’Amministratore Delegato di Saipem, Stefano Cao, ha commentato: “Siamo lieti di annunciare questo acquisto. La Constellation è il nuovo mezzo arrivato all’interno della flotta di Saipem che andrà a integrare e completare la nostra offerta con capacità di reeling per rispondere in maniera competitiva e coerente con i nostri standard di sicurezza alle esigenze del mercato dei tie-back sottomarini. Infatti, nello scenario economico attuale, gli sviluppi in questo segmento stanno diventando sempre più importanti in quanto massimizzano l’utilizzo delle infrastrutture esistenti a costi ragionevoli. Saipem, che partecipava solo in parte a questo mercato, con la Constellation colma questo vuoto ampliando la sfera delle future opportunità.”
“Questo acquisto è parte della nostra strategia finalizzata a incrementare la crescita nel segmento subsea e contribuirà ulteriormente a potenziare le relazioni con il nostro partner nel segmento SURF e SPS nonché con i principali clienti attivi in questo mercato”, ha sottolineato Cao.
La Constellation verrà acquistata per 275 milioni USD, attraverso l’utilizzo di una parte della liquidità disponibile. La guidance 2018 sul capex e sull’indebitamento netto comunicata il 6 marzo 2018 non prevedeva questo investimento. In considerazione del tempo necessario a finalizzare gli sforzi commerciali in corso in questo segmento di business, la guidance per i ricavi e l’EBITDA adjusted 2018 resteranno inalterati. L’acquisto della nave non rappresenta semplicemente l’acquisto di un’imbarcazione, bensì l’acquisizione di una tecnologia strategica per Saipem (i tie-back sottomarini),
che permetterà al Gruppo di entrare in nuovi segmenti di attività all’interno del mercato oil&gas, ormai quasi saturo, e tradizionalmente presidiati da player come Technip e Subsea7. La tecnologia sarò utilizzata soprattutto nel mare del Nord, nel mar di Norvegia e nel Golfo del Messico. In sostanza, con questa acquisizione, Saipem continua ad investire in un segmento di un mercato per lei core, come l’oil&gas. La tecnologia tie-back permette riduzione di costi e di impatti nelle attività sottomarine, soprattutto quando queste sono relative alle esplorazioni di nuovi pozzi e giacimenti. Il tie- back è il collegamento tra un pozzo già esplorato e uno vicino, già scoperto ma non ancora esplorato. Col tie-back, infatti, si posa un tubo che li collega. In questo modo si ha una sola unità produttiva invece di due distinte per ciascun pozzo. Questo significa minori costi e minor impatto ambientale.