Workshop sulla difesa nel “dominio subacqueo” attraverso l’impiego della robotica marina

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Roma, 23 aprile 2018 – Università ed Enti di ricerca unitamente a PMI ed industrie strategiche della Difesa e Sicurezza sono chiamate a collaborare ad un progetto condiviso per sviluppare la tematica della “lotta nel dominio subacqueo con l’ausilio della robotica marina” attraverso workshop ed incontri apertisi la scorsa settimana, e destinati ad entrare nel vivo nel corso di Seafuture 2018, grazie alla Marina Militare in collaborazione con il Segretariato Generale della Difesa e l’organizzazione dello stesso evento.

La scorsa settimana, presso il Circolo Sottufficiali della Marina Militare a Roma, si è tenuto il workshop introduttivo della durata di due giorni (17 e 18 aprile) moderato da Riccardo Damiani di Phil Taylor Consultants, Bologna.

La prima giornata di lavori ha visto lo Stato Maggiore Marina fornire un quadro generale relativamente alla condotta delle operazioni antisom e contromisure mine (ASW/MCM), con una ‘vision’ innovativa e pluridisciplinare sullo sviluppo delle specialità coinvolte e delle relative minacce a livello del bacino del Mare Nostrum e mondiale nel breve, medio e lungo termine spalmando su tutta la tematica il leimotiv del momento: i sistemi senza equipaggio, unmanned o autonomi appunto, e l’impiego dell’intelligenza artificiale. La giornata si è conclusa con un’analisi preliminare delle principali sfide da affrontare, che ha coinvolto tutti i partecipanti.

La seconda giornata, grazie ad un approccio adattivo del processo di coordinamento tra le diverse realtà presenti, ha permesso, in modo innovativo e con l’ausilio di un moderatore professionista capace di captare rapidamente le specifiche esigenze del contesto, la valorizzazione della capacità di fare rete comune e lavorare con metodo. Grazie a questo sistema è stato possibile sfruttare il limitato tempo a disposizione, rispetto alla potenza della tematica, permettendo di abbinare le eccellenze dei vari partner ad aspetti più specifici delle principali sfide da affrontare.

In primo piano l’interesse a partecipare e la consapevolezza di poter contribuire alla crescita di una ‘sovranità nazionale’ nello sviluppo di concetti applicabili ad una visione unitaria della difesa nel ‘dominio subacqueo’, e nella progettazione e sperimentazione di sistemi, in particolare nel campo dei mezzi autonomi e semi-autonomi (aerei, subacquei e di superficie), destinati a sostenere tale visione.

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Questo processo si svilupperà nelle settimane successive per concludersi il 21 e 22 giugno durante il Seafuture 2018, presso la Base Navale di La Spezia. In occasione di tale evento, il workshop sarà invece incentrato sulla discussione dei contenuti esprimibili dai vari partner sulla base delle indicazioni provenienti dal primo incontro e approfonditi durante il periodo ponte verso la fase spezzina, tenendo anche conto dei possibili scenari offerti dalle esperienze internazionali, in particolare quelle in ambito EDA/NATO. Verranno dunque individuati obiettivi e tempistica dell’incontro successivo per continuare il progetto di crescita congiunto. A ciò contribuiranno anche gli advanced bilateral meeting tra aziende e Marine Militari Estere e il fitto calendario di conferenze in programma della sesta edizione di Seafuture che si svolgerà dal 19 al 23 giugno.

L’obiettivo è quello di mantenere alto il livello di competitività internazionale lavorando congiuntamente in un Sistema Paese che vede collaborare in maniera efficiente strutture pubbliche e private, imprese ed istituzioni politiche, economiche, scientifiche e culturali. La crescita può avvenire solo con un approccio integrato e continuo, soprattutto nell’ottica dell’European Defence Research Program per il periodo 2021-2027 e, stante la levatura del tema, anche nelle opportunità emergenti negli altri settori di finanziamento sia europei sia nazionali.

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