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Napoli, 10 aprile 2018 - Alessandro Mazzetti, dottore di ricerca in Storia delle Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Salerno e collaboratore presso l’Istituto Storico Marina Militare, con il volume, edito da Aracne, dal titolo “MARINA ITALIANA E GEOPOLITICA MONDIALE”, analizza le vicende che hanno accompagnato l’evoluzione della Marina Italiana dal neonato Regno d’Italia fino agli anni venti in un contesto geopolitico “allargato” dall’apertura, nel 1869, del Canale di Suez che permise la navigazione diretta dal Mediterraneo all’Oceano Indiano, senza la necessità di circumnavigare l’Africa sull’Oceano Atlantico.
Il XIX secolo si era caratterizzato per le innovazioni tecnologiche portatrici di radicali trasformazioni economico–industriali e la necessità di assicurare continui flussi di rifornimento costrinse le potenze a dotarsi di flotte capaci di garantire la sicurezza dei trasporti marittimi e, conseguenzialmente, estendere la propria inflluenza nei porti strategici del Mediterraneo.
Così le marine mercantili e militari divennero il pilastro principale delle potenze e della loro politica. La Grande Guerra aveva confermato la supremazia della talassocrazia sulla tellurocrazia.
In tale contesto l’Italia si trova a dover competere con le Grandi Potenze per assicurarsi, come flotta, un ruolo e i propri spazi in quello che una volta era definito il “Mare Nostrum”.
In quest’ottica l’Autore ripercorre le vicende della politica estera italiana negli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale in un mondo dove il Mediterraneo, arteria importantissima per il commercio, giocherà un ruolo fondamentale negli assetti geopolitici.
