Roma, 9 gennaio 2013 – “L’anno non poteva iniziare con una notizia migliore – afferma Paolo d’Amico Presidente della Confederazione Italiana Armatori – con grande e sincera gioia mi associo alla felicità delle famiglie dei marittimi e di Mario Mattioli, armatore dell’Asso21 e Vicepresidente di Confitarma, per la liberazione dei nostri connazionali, rapiti dai pirati in Nigeria lo scorso 23 dicembre”.
“Tale vicenda – prosegue d’Amico – che si è conclusa positivamente ed in tempi brevi anche grazie al Ministero degli Affari Esteri, è l’ennesimo esempio di una situazione veramente difficile che ogni giorno le nostre navi e i nostri equipaggi devono affrontare nei mari infestati dai pirati”.
“Da mesi abbiamo richiamato l’attenzione sul fatto che, purtroppo, la pirateria è presente anche in zone di mare diverse dall’Oceano Indiano, e che di recente si registra una preoccupante recrudescenza del fenomeno.
L’auspicio è che le nostre istituzioni capiscano che è importante non abbassare la guardia perché le strategie di difesa contro i pirati sono “conditio sine qua non” per consentire alle nostre navi di continuare a operare. Ormai, senza protezioni adeguate, è quasi impossibile trovare equipaggi disposti a navigare nelle aree a rischio”.
“Attendiamo quindi che venga al più presto completata e resa operativa la normativa per l’imbarco delle guardie armate a bordo delle navi di bandiera italiana quando non sono disponibili i Nuclei Militari di Protezione e – conclude Paolo d’Amico – che sia estesa anche in zone geografiche ora non coperte, come appunto le aree marine al largo della Nigeria”.