La IX edizione di ”Shipping and the Law” si apre con l’intervento del presidente della Camera Roberto Fico che incontra gli armatori italiani

logo-shipping-2018
“Blue economy centrale per sviluppo sud” Mattioli (Confitarma): “Rassicurazioni su attenzione a flotte italiane”


Napoli, 15 e 16 ottobre 2018 – Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore -
Si  è aperta stamattina a Napoli presso il complesso di San Lorenzo Maggiore la prima giornata della IX edizione di Shipping and the Law, il convegno internazionale organizzato dall’avvocato marittimista Francesco Saverio Lauro, che riunisce ogni anno gli armatori di tutto il mondo e i vertici delle associazioni internazionali della categoria, e che quest’anno ha visto in apertura l’intervento del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

Tra i partecipanti alla conferenza sul tema “The future is now” figurano i vertici dell’industria marittima internazionale e italiana, come il presidente dell’Associazione Europea degli Armatori (Ecsa) PanosLaskaridis, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidente emerito Ecsa e degli armatori greci John C. Lyras, il presidente di Confitarma Mario Mattioli ma anche esperti come Leo Drollas, capo economista del think tank dell’ ex ministro del petrolio saudita sceicco Yamani o FredrickKenney, in rappresentanza dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’ ONUl’amministratore Delegato del RINA Ugo Salerno e Lorenzo Matacena di Catour

cliccare per ingrandire

 

“Il presidente della Camera Roberto Fico mi ha tranquillizzato, assicurando la massima attenzione al comparto armatoriale, avendo ben compreso che lo shippingproduce ricchezza per il Paese e non aggravi ambientali come da qualche parte si afferma”, ha dichiarato il presidente di Confitarma Mario Mattioli al termine del colloquio che ha avuto con il presidente della Camera in occasione della prima giornata di Shipping and the Law. Fico ha incontrato il numero uno degli armatori italiani e l’organizzatore del convegno, Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista. “Tutti sanno – ha spiegato Mattioli – che il trasporto marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e comunque se la flotta mercantile italiana non sarà più in grado di competere sui mercati mondiali, di certo verrà soppiantata da altre marine, più competitive e potenzialmente più inquinanti”.

Proprio il futuro delle flotte, non soltanto italiane ma internazionali, è stato al centro della prima giornata di Shipping and the Law, in cui sono stati analizzati gli scenari del settore: “Le sfide sono moltissime – ha spiegato Lauro -  perché il futuro è adesso e oggi discutiamo gli enormi cambiamenti che si prospettano non solo sull’ambiente e le nuove normative ma soprattutto per una serie di fenomeni geopolitici che riguardano il protezionismo e una sospetta fine del multilateralismo, che possono cambiare scenario costringendo imprenditori e governi a fare scelte rischiose. Ma l’unica strada è fare queste scelte, che siano dettate dal coraggio e dalla ragione”.

cliccare per ingrandire

 

 

Scelte che incidono su un settore chiave dell’economia, come ha ricordato il presidente della Camera Roberto Fico: “La Blue Economy – ha detto – è fondamentale ci sono sfide enormi da affrontare sul riciclo delle navi, sul fronte occupazionale, sul dumping salariale. E’ importante che se ne parli a Napoli, una città cardine dello shipping internazionale. Questo comparto deve essere al centro della vita economica del Sud, per questo voglio visitare a breve il porto di Napoli per verificare lo stati di avanzamento dei tanti progetti in campo”. Fico nel suo intervento in apertura di Shipping and the Law ha ricordato: “Il ruolo delle  imprese armatoriali – ha detto – va sempre più considerato come parte della intera filiera della blue economy cui anche l’Unione Europea sta dedicando un’attenzione crescente e che costituisce un importante volano di sviluppo. Ne sono testimonianza alcuni dati: le imprese dell’economia del mare

cliccare per ingrandire

 

sono cresciute negli ultimi cinque anni di circa l’8% a fronte di un calo dell’1% del numero totale di imprese. 10 imprese della blue economy su 100 sono guidate da giovani di età inferiore ai 35 anni, 20 su 100 sono a guida femminile e 6 su 100 a guida straniera, dati tutti superiori alla media nazionale”. La blue economy nel suo complesso rappresenta circa il 3% del Pil – l’1% il settore dello shipping in senso stretto – registrando negli ultimi anni una crescita doppia rispetto al resto dell’economia italiana e registra oltre 800.000 occupati, pari al 3,5% dell’occupazione complessiva nazionale”.

 

La IX edizione di Shipping and the Law si apre con l’intervento del presidente della Camera Roberto Fico che incontra gli armatori italiani

“Blue economy centrale per sviluppo sud” Mattioli (Confitarma): “Rassicurazioni su attenzione a flotte italiane”


Napoli, 15 e 16 ottobre 2018 – Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore -

cliccare per ingrandire

 

 

Si  è aperta stamattina a Napoli presso il complesso di San Lorenzo Maggiore la prima giornata della IX edizione di Shipping and the Law, il convegno internazionale organizzato dall’avvocato marittimista Francesco Saverio Lauro, che riunisce ogni anno gli armatori di tutto il mondo e i vertici delle associazioni internazionali della categoria, e che quest’anno ha visto in apertura l’intervento del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

Tra i partecipanti alla conferenza sul tema “The future is now” figurano i vertici dell’industria marittima internazionale e italiana, come il presidente dell’Associazione Europea degli Armatori (Ecsa) PanosLaskaridis, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidente emerito Ecsa e degli armatori greci John C. Lyras, il presidente di Confitarma Mario Mattioli ma anche esperti come Leo Drollas, capo economista del think tank dell’ ex ministro del petrolio saudita sceicco Yamani o FredrickKenney, in rappresentanza dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’ ONUl’amministratore Delegato del RINA Ugo Salerno e Lorenzo Matacena di Catour 

cliccare per ingrandire

 

 

“Il presidente della Camera Roberto Fico mi ha tranquillizzato, assicurando la massima attenzione al comparto armatoriale, avendo ben compreso che lo shippingproduce ricchezza per il Paese e non aggravi ambientali come da qualche parte si afferma”, ha dichiarato il presidente di Confitarma Mario Mattioli al termine del colloquio che ha avuto con il presidente della Camera in occasione della prima giornata di Shipping and the Law. Fico ha incontrato il numero uno degli armatori italiani e l’organizzatore del convegno, Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista. “Tutti sanno – ha spiegato Mattioli – che il trasporto marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e comunque se la flotta mercantile italiana non sarà più in grado di competere sui mercati mondiali, di certo verrà soppiantata da altre marine, più competitive e potenzialmente più inquinanti”.

Proprio il futuro delle flotte, non soltanto italiane ma internazionali, è stato al centro della prima giornata di Shipping and the Law, in cui sono stati analizzati gli scenari del settore: “Le sfide sono moltissime – ha spiegato Lauro -  perché il futuro è adesso e oggi discutiamo gli enormi cambiamenti che si prospettano non solo sull’ambiente e le nuove normative ma soprattutto per una serie di fenomeni geopolitici che riguardano il protezionismo e una sospetta fine del multilateralismo, che possono cambiare scenario costringendo imprenditori e governi a fare scelte rischiose. Ma l’unica strada è fare queste scelte, che siano dettate dal coraggio e dalla ragione”.

cliccare per ingrandire

 

Scelte che incidono su un settore chiave dell’economia, come ha ricordato il presidente della Camera Roberto Fico: “La Blue Economy – ha detto – è fondamentale ci sono sfide enormi da affrontare sul riciclo delle navi, sul fronte occupazionale, sul dumping salariale. E’ importante che se ne parli a Napoli, una città cardine dello shipping internazionale. Questo comparto deve essere al centro della vita economica del Sud, per questo voglio visitare a breve il porto di Napoli per verificare lo stati di avanzamento dei tanti progetti in campo”. Fico nel suo intervento in apertura di Shipping and the Law ha ricordato: “Il ruolo delle  imprese armatoriali – ha detto – va sempre più considerato come parte della intera filiera della blue economy cui anche l’Unione Europea sta dedicando un’attenzione crescente e che costituisce un importante volano di sviluppo. Ne sono testimonianza alcuni dati: le imprese dell’economia del mare sono cresciute negli ultimi cinque anni di circa l’8% a fronte di un calo dell’1% del numero totale di imprese. 10 imprese della blue economy su 100 sono guidate da giovani di età inferiore ai 35 anni, 20 su 100 sono a guida femminile e 6 su 100 a guida straniera, dati tutti superiori alla media nazionale”. La blue economy nel suo complesso rappresenta circa il 3% del Pil – l’1% il settore dello shipping in senso stretto – registrando negli ultimi anni una crescita doppia rispetto al resto dell’economia italiana e registra oltre 800.000 occupati, pari al 3,5% dell’occupazione complessiva nazionale”.

A Shipping and the Law norme ambientali in primo piano Rixi: “Penso a fiscalità agevolata per imprese che dimostrano misure di sostenibilità”

Si chiude la IX edizione del convegno degli armatori a Napoli

L’accelerazione e le sfide poste ai traffici marittimi dal tumultuoso sviluppo di tecnologie avveniristiche e delle sempre più stringenti regole internazionali sulle emissioni delle navi sono stati al centro della seconda e conclusiva giornata della IX edizione di Shipping and the Law a Napoli. Soprattutto le regole sulle emissioni chiamano gli armatori a nuove sfide e investimenti: restano infatti soltanto un anno e pochi mesi di tempo per adeguare le flotte.

Nel dibattito un contributo significativo è venuto dal Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi: “Stante la delicatezza dell’obiettivo di tutela ambientale - ha affermato - sarebbe opportuno, ad esempio, pensare anche all’implementazione delle forme di fiscalità agevolata per quelle imprese che dimostrano di aver intrapreso precise ed effettive misure di sostenibilità. E’ questa una sfida ulteriore per le nostre infrastrutture ed il nostro armamento; non è pensabile conseguire uno sviluppo senza un’opera di implementazione e ammodernamento delle reti di trasporto e di tutti gli snodi del traffico e logistici; ed è allo stesso modo impensabile che il sistema infrastrutturale possa prescindere dalla sicurezza che non è soltanto fisica ma è pertanto anche ambientale e a beneficio di tutta la comunità”. E gli armatori confermano il loro impegno, come sottolineato da Emanuele Grimaldi, vicepresidente dell’International Chamber of Shipping: “L’Ics - ha detto – è fortemente impegnata nell’abbattere le emissioni delle navi contribuendo alla decarbonizzazione del settore. Con l’Imo, l’organizzazione dell’Onu che si occupa del mare, ci siamo impegnati a ridurre del 50% le emissioni da qui al 2050. Ma in questo stesso periodo si prevede che i traffici marittimi raddoppieranno, quindi vuol dire che le emissioni dovranno essere solo il 25% di quelle attuali. Per farlo ci impegniamo in ricerca e sviluppo, mettendo sulle navi tutte le nuove soluzioni, dalle batterie alle pitture siciliconiche, e ancora le migliori eliche e i motori con le emissioni più basse. Ricordo però che il nostro settore non rappresenta un problema ma un’opportunità: le navi che viaggiano oggi sulle autostrade del mare hanno emissioni di Co2 che sono un quinto dei mezzi che trasportano merci sulle strade e metà dei mezzi su ferro. Il sistema marittimo è la soluzione del problema ma noi ci impegniamo per migliorare ancora”.

   “Shipping and the Law - spiega Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista organizzatore della conferenza – è ormai diventato un appuntamento atteso da tutto il mondo armatoriale ma anche dai decision maker come dimostra l’interesse per i nostri temi da parte del presidente della Camera Roberto Fico e del viceministro dei trasporti Rixi. Dal palco abbiamo ascoltato i problemi ma anche le proposte e lo spirito imprenditoriale intatto degli armatori italiani e anche le proposte del governo per sostenere un settore che rischia di disperdere una parte delle proprie energie migliori. Proseguiremo il nostro impegno anche nel 2019, con la decima edizione del convegno, facendo scoprire agli ospiti internazionali un altro splendido sito storico di Napoli dopo la sede della Basilica di San Lorenzo Maggiore scelta per quest’anno”.

 

PUBLISHING & SERVICES s.r.l.s. - P.IVA 09085371210 - Tutti i diritti sono riservati ®