Le aziende si compattano solo con le Associazioni realmente presenti sul territorio e controllate direttamente dall’autotrasporto. La spinta decisiva di Aitras/Trasportounito
Agrigento, 6 dicembre 2018 – L’autotrasporto siciliano ricostruisce un fronte comune e si prepara ad affrontare un confronto che si preannuncia particolarmente aspro e complesso anche con le istituzioni locali e nazionali per imporre una svolta nella politica del trasporto in Sicilia.
Dopo un lungo periodo di divisioni e di fronte a una crisi che sta falcidiando le imprese è stata ricostituita la Consulta Regionale dell’Autotrasporto e della Logistica della Sicilia, il più importante e determinante organismo di rappresentanza e di coordinamento del trasporto su gomma che prevede la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni, dei dirigenti degli enti interessati, ma specialmente solo delle associazioni autenticamente riconducibili all’autotrasporto, presenti nella regione e non frutto di patteggiamenti con altri settori del trasporto che dell’autotrasporto sono controparte.
Elemento centrale per affrontare i progetti e le problematiche del comparto, e quindi per proporre soluzioni operative che consentano di sbloccare interventi e scelte al palo da anni, la Consulta è tornata a vivere sulla base del Decreto Assessoriale n.29/Gab del 30.11.2018 e quindi all’impegno e alla sensibilità dell’Assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Sicilia
Una spinta decisiva verso la rifondazione di un organismo, che inevitabilmente sarà chiamato a capeggiare un malcontento e una protesta ormai diffusa su tutto il territorio siciliano, è stata l’Aitras/Trasportounito sulla linea del fronte per sbloccare problematiche ormai cronicizzate.
“Con la ripartenza della Consulta – ha dichiarato Salvatore Bella, rappresentante di Aitras Trasportounito – si potranno finalmente riportare in emersione tutte le proposte e le progettualità che erano rimaste in sospeso, con l’auspicio che si possa recuperare in fretta non solo il ritardo accumulato ma anche le sopraggiunte difficoltà infrastrutturali, finanziarie e normative delle imprese di autotrasporto siciliane”.