L’ECG, associazione delle imprese di logistica invita l’Europa a rilanciare gli incentivi per la rottamazione
Bruxelles, 21 marzo 2013 - Occorrono misure urgenti per incrementare la produzione di automobili, in particolare reintroducendo gli incentivi alla rottamazione. L’appello è stato lanciato lunedì scorso dall’ECG – Association of European Vehicle Logistics, l’associazione delle imprese di logistica che offrono servizi all’industria automobilistica, in occasione del dinner annuale che ECG ha tenuto presso il Parlamento europeo e che è stato ospitato da Brian Simpson, l’eurodeputato britannico che presiede la Commissione trasporti e turismo del Parlamento UE.
L’ECG ha evidenziato che gli incentivi sono necessari per rilanciare la produzione nazionale e sostenere le esportazioni europee. L’associazione ha sottolineato che, senza un’azione decisa, prossimamente si verificheranno perdite di posti di lavoro nel comparto.
Il presidente di ECG, Costantino Baldissara, ha fatto notare che le aziende che si occupano del trasporto di autovetture hanno già ridotto gli investimenti a causa della diminuzione dei margini di profitto e dell’aumento dei costi. Il settore dà lavoro direttamente a 70.000 persone e genera un volume d’affari annuo di 22 miliardi di euro. «La nostra capacità di investire – ha spiegato Baldissara – è stata portata a un punto morto» e – ha concluso – «siamo in lotta per la sopravvivenza».
I NUMERI
Nel corso dell’incontro con i rappresentanti del Parlamento e della Commissione UE è stato rilevato che, nonostante la crisi, l’Europa rimane una potenza automobilistica: nel 2011 il 24% delle auto prodotte in tutto il mondo sono state realizzate in Europa. La domanda interna è in rapido declino ed ha urgente bisogno di una boccata d’ossigeno. Baldissara ha specificato che l’Europa ha la necessità non solo di porre rimedio a tale declino interno, ma anche di aiutare gli esportatori a raggiungere i mercati di Stati Uniti, Medio Oriente e Asia, dove la domanda di veicoli di qualità europei è rimasta elevata: «abbiamo bisogno di azioni – ha concluso Baldissara – e con assoluta urgenza. Se non ci sono profitti non ci sarà alcun investimento e le aziende scompariranno».