San Donato Milanese (MI), 6 Febbraio 2020 – Saipem si è aggiudicata alcuni nuovi contratti EPCI in vari paesi del mondo per un valore complessivo di oltre 500 milioni di USD.
Il primo contratto EPCI è stato assegnato da Saudi Aramco in Arabia Saudita nell’ambito del Long Term Agreement in vigore fino al 2021. Lo scopo del lavoro comprende la progettazione, l’ingegneria, l’approvvigionamento, la costruzione e l’installazione offshore di una condotta in acciaio al carbonio sulla rete già presente intorno all’area di Ju’aymah e migliorie della relativa piattaforma.
Inoltre, in Africa occidentale, è stato assegnato a Saipem un contratto relativo agli sviluppi del campo di Cabaça e della fase 1 preliminare di Agogo da parte di Eni Angola S.p.A. Lo scopo del lavoro comprende l’EPCI di riser, flowlines, jumpers e l’installazione di un sistema di produzione sottomarina (SPS- Subsea Production System) in acque profonde comprese tra 400 e 600 metri che saranno realizzate con i mezzi Saipem FDS e Saipem 3000.
Nella stessa area, specificatamente in Guinea Equatoriale, Saipem ha inoltre sottoscritto un contratto con Noble Energy per l’installazione di un gasdotto offshore di 70 km che collega la piattaforma Alen alla Punta Europa sulla costa.
Altri contratti minori aggiudicati riguardano il decommissioning di infrastrutture esistenti sul campo Thistle nel Mare del Nord che sarà eseguito dalla Saipem 7000 e due contratti di trasporto e installazione offshore in Medio Oriente e nel Golfo del Messico.
Francesco Racheli, Chief Operating Officer della Divisione Offshore E&C di Saipem, ha commentato: “Queste nuove aggiudicazioni confermano la natura diversificata della nostra presenza in mercati chiave e contribuiscono a consolidare una relazione storica con i nostri clienti i quali sanno di potersi costantemente affidare al nostro supporto per perseguire i loro target di sicurezza, efficienza e affidabilità. Un buon inizio dell’anno per la divisione E&C Offshore ed una conferma del posizionamento strategico della società in Medio Oriente e Africa occidentale”.