Gli avanzi finanziari, pari a 12 milioni di euro, destinati per far fronte alla crisi e a sostegno del cluster
Circa 58 milioni di euro di entrate, 46 dei quali impegnati per le attività dell’Ente e 12 milioni di avanzo che, con apposita delibera, sono stati destinati a fronteggiare il calo degli introiti derivanti dalla pesante contrazione dei traffici e a supporto del cluster portuale.
Sono i numeri essenziali del Bilancio consuntivo approvato ieri, nella prima seduta post lockdown, dal Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna.
Diciannove i punti all’ordine del giorno della riunione – anticipata dalla consultazione dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare – e aperta con il commosso ricordo della figura dell’Ammiraglio Vincenzo di Marco, Direttore marittimo e Commissario straordinario dell’Autorità portuale di Cagliari, scomparso qualche giorno fa.
Tra questi, appunto, l’approvazione del Rendiconto Consuntivo 2019, i cui numeri consistenti, come ha evidenziato il presidente Massimo Deiana, per quanto riguarda le entrate difficilmente saranno ripetibili nel corso del 2020, in particolare per quelle derivanti dalla riscossione dei diritti e dalle tasse portuali, dimezzate dal calo dei traffici, e dalla ipotizzata diminuzione degli introiti dei canoni demaniali dai concessionari colpiti dalla crisi. Per quanto riguarda, invece, le uscite, nel 2020, per far fronte alla situazione emergenziale, in particolare per i controlli ai passeggeri in arrivo nei porti, si renderanno necessarie ulteriori spese aggiuntive, sia per risorse umane che per attrezzature. Motivi per i quali, il Comitato di Gestione ha deliberato l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione.
Meno entrate e misure di sostegno al cluster, ma, non per questo, un rallentamento dell’attività dell’Ente che, come riportato nella Relazione annuale approvata congiuntamente al bilancio, trova nel 2019 un solido punto di partenza. A partire dalla crescita dei traffici passeggeri che, lo scorso anno, aveva portato i porti sardi in vetta alla classifica italiana, e la sostanziale tenuta del mercato crocieristico; l’attuazione delle linee guida per la redazione del Documento di pianificazione energetico ambientale che proseguirà, con la fase dei monitoraggi, nel corso del 2020; l’armonizzazione delle procedure di Security; la creazione del Portale del Lavoro Portuale; la definizione di un sistema unico di codificazione del flusso statistico; per concludere con un’intensa attività di rilascio di concessioni demaniali e di pianificazione e realizzazione di opere infrastrutturali in tutti e sette gli scali di competenza.
Obiettivi, quelli riportati nel documento riepilogativo di attività, il cui raggiungimento ha consentito all’AdSP, anche quest’anno, di ottenere la massima valutazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Tra gli altri punti discussi, oltre all’esame delle istanze di primo rilascio e di rinnovo di autorizzazioni allo svolgimento di operazioni e servizi specialistici portuali nei porti di competenza, numerose informative sulle concessioni demaniali. Una di queste, in particolare, riferita ad uno specifico protocollo d’intesa tra AdSP e Marina Militare che consentirà il rilascio, alla società Difesa Servizi Spa, della concessione demaniale marittima per la banchina del Molo di Levante e parte di pubblico demanio su cui ricade l’oleodotto che alimenta il Deposito Combustibili ex Pol Nato di Sant’Elia, di competenza della Base Logistica Avanzata di Cagliari. Obiettivo dell’accordo, il ripristino dell’efficienza operativa del deposito ed il parziale affidamento ad un soggetto privato, previo bando pubblico che sarà gestito dalla stessa Difesa Servizi.
“Le sedute odierne dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare e del Comitato di Gestione – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – hanno dato un fondamentale e concreto segnale di ripresa. Con l’approvazione del bilancio e la ridestinazione degli avanzi di amministrazione ci siamo messi nelle condizioni di affrontare con la dovuta energia la grave crisi che sta colpendo il traffico portuale e, di conseguenza, dare sostegno all’intero cluster. Abbiamo a disposizione una cifra consistente che ci consentirà di ripianare le perdite e fare fronte, senza riserve, a tutte le attività in programmazione per l’anno in corso”.