Porto Empedocle, 29/06/2020 – Sono stati intensificati i controlli da parte dei militari dipendenti della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle dovuto all’incremento delle presenze di turisti nelle giornate di sabato e domenica che hanno fatto registrare un’affluenza consistente lungo la spiaggia che conduce alla marna bianca.
Com’è noto, il 27 febbraio u.s., personale militare della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Porto Empedocle, al Comando del Capitano di Fregata Gennaro Fusco, su ordine del Procuratore della Repubblica Dott. Luigi Patronaggio, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di urgenza che ha ad oggetto il sito “Scala dei Turchi”, in quanto vi è un concreto pericolo per i turisti e per i bagnanti, in considerazione dei numerosi crolli che hanno interessato l’area negli ultimi mesi. Provvedimento convalidato dal GIP nei giorni successivi e confermato di recente dai Giudici del Tribunale del Riesame di Agrigento.
Nonostante la presenza dei cartelli monitori indicanti il divieto di ingresso alla famosa scogliera, a tutt’oggi oggetto di sequestro, gli agenti operanti hanno accertato la presenza sulla marna bianca di diversi soggetti che sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria in quanto si sono resi responsabili del reato penale di violazione dei sigilli.
In particolare, quattro soggetti fermati e denunciati a piede libero dalla pattuglia della Guardia Costiera. Da sottolineare che alcuni turisti, presenti sulla marna bianca, alla vista del personale della locale capitaneria, si sono dati alla fuga. Alcuni di essi si sono gettati a mare allontanandosi, altri invece si sono diretti verso la sommità della scala nella parte più pericolosa, impedendo di fatto l’identificazione.
Il Comandante Fusco rinnova gli accorati appelli a non accedere al sito in violazione dei divieti, in quanto al momento oltre che essere pericoloso in alcuni punti e sequestrato, auspica altresì che venga data la massima diffusione affinché i turisti della Scala dei Turchi siano informati sui divieti attualmente esistenti su tale bene paesaggistico, la cui possibilità di ripristino della fruizione in condizioni di sicurezza si potrà concretizzare nelle prossime settimane.