Il gruppo armatoriale aderisce all’organizzazione Sea Cargo Charter in un fronte comune fra energia, miniere, agricoltura e trading di commodity impegnati nell’abbattimento delle emissioni del trasporto marittimo
Lugano – 24 novembre 2020 – Assunzione di una forte responsabilità diretta per abbattere le emissioni del trasporto marittimo e consentire il raggiungimento degli obiettivi di de-carbonizzazione fissati dalle Nazioni Unite. Nulla di formale o programmatico dietro alla decisione di Nova Marine Carriers, il gruppo armatoriale che fa capo alle famiglie Romeo e Bolfo-Gozzi, di aderire a Sea Cargo Charter, la più importante organizzazione internazionale impegnata sulla linea del fronte della sostenibilità nel trasporto marittimo, ma un impegno concreto a conteggiare e rendere pubbliche le emissioni della sua flotta e a privilegiare l’obiettivo delle low emission nella scelta delle unità da noleggiare.
Creato su iniziativa di alcuni fra i più importanti caricatori e gruppi industriali ed energetici del mondo fra cui Cargill, Shell, Total, Anglo American, Dow, Norden, Trafigura, Euronav, Gorrissen Federspiel, Stena Bulk (con il supporto di esperti forniti da Global Maritime Forum, Smart Freight Centre, University College London Energy Institute/UMAS, e Stephenson Harwood), Sea Cargo Charter ha messo a punto un vero e proprio codice comportamentale al quale è condizionata la membership nell’organizzazione e che muove dall’impegno dei più importanti players nel settore minerario, dell’agricoltura, dell’energia e delle commodities avendo quindi come controparte naturale i gruppi armatoriali che operano con flotte di navi bulk carrier.
Sea Cargo Charter ha quindi fissato i parametri di valutazione per verificare se le misure adottate rispondano effettivamente agli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite sulla de-carbonizzazione. Ha inoltre fissato procedure di verifica e assoluta trasparenza nei comportamenti adottati dai gruppi membri dell’organizzazione.
I membri di Sea Cargo Charter sono chiamati a utilizzare Sea Cargo Charter Clause nei contratti di noleggio di navi e quindi ad agire realizzando forme di integrazione e collaborazione fra gruppi industriali, caricatori, armatori e noleggiatori.
“Per Nova Marine Carriers – sottolinea Vincenzo Romeo, Ceo del gruppo armatoriale – si tratta di uno straordinario e impegnativo passo in avanti, ma anche la prova tangibile di un impegno sul tema della sostenibilità che non intende esaurirsi in slogan o dichiarazioni d’intenti. Ed è per noi motivo di grande orgoglio fare parte di un “club” che annovera i grandi players di settori strategici dell’industria mondiali uniti sotto il segno della sostenibilità”.
Nova Marine Carriers opera una flotta di moderne bulk carriers, belt selfloading vessel e cementiere, dalle 5.000 dwt alle 57.000 dwt. Complessivamente schiera un centinaio di navi specializzate nei traffic bulk in Mediterraneo, Atlantico, Medio Oriente e cabotaggio italiano ed europeo.