Presentato a Palazzo Rosciano il progetto Episouth
Livorno, 5 giugno 2013 – Il gotha della sanità mondiale e nazionale si è riunito quest’oggi a Palazzo Rosciano per presentare Episouth, un progetto di collaborazione epidemiologica per la sorveglianza delle malattie infettive attraverso lo scambio di informazioni e il rafforzamento delle capacità tecniche dei paesi dell’Area del Mediterraneo.
La visita a Livorno era stata organizzata da tempo dalla dirigente dello Sviluppo strategico dell’Autorità Portuale, Antonella Querci e da Linda Graziadei, dell’Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (Usmaf), ed ha coinvolto l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Istituto Superiore della Sanità, la Capitaneria di Porto e Asamar (l’associazione degli agenti marittimi raccomandatari di Livorno).
Durante la presentazione del progetto, il presidente Giuliano Gallanti ha avuto modo di conoscere e incontrare l’alto rappresentante della OMS, Gerardo Priotto, il responsabile dell’ISS, Flavia Riccardo e il coordinatore nazionale degli uffici Usmaf e punto di contatto dell’Oms per il regolamento sanitario internazionale, Loredana Vellucci.
«Troviamo particolarmente significativo – ha detto Gallanti – che un progetto importante come Episouth sia stato presentato proprio a Livorno. Riteniamo infatti meritoria ogni iniziativa che contribuisca a migliorare, anche sotto il profilo ambientale e sanitario, i rapporti commerciali che collegano il nostro porto a quelli degli altri paesi del Mediterraneo, Nord Africa in testa».
Attualmente sono coinvolti in Episouth 24 Paesi con 58 focal point più cinque rappresentati di organizzazioni internazionali. Il progetto si articola in 8 pacchetti di lavoro guidati da 6 istituzioni di sanità pubblica: Istituto Superiore di Sanità (Italia), Azienda Ospedaliera di Padova (Italia), Istituto de Salud Carlos III (Spagna), Istitut de Veille Sanitaire (Francia), National Center of Infectious and Parasitic Diseases (Bulgaria) ed Hellenic Centre for Disease Control & Prevention (Grecia). La rete usufruisce dei finanziamenti della Direzione Generale della Salute e dei Consumatori (CE-DGSANCO) e del Ministero della Salute italiano.
