
Manzanillo (Panama), 16 luglio 2013 – ”In un primo momento sospettavamo che ci fosse droga e l’abbiamo trasferita in porto e abbiamo cominciato a verificare tutto ciò che era a bordo”: così il presidente conservatore panamense Ricardo Martinelli, ha riferito del fermo di una nave da carico battente bandiera nordcoreana nello scalo marittimo di Cristóbal, nella provincia di Colón, a seguito di una segnalazione dell’intelligence. Successivamente la nave, battezzata ”Chong Chom Gang” (nella foto) con a bordo un carico dichiarato di 250 quintali di zucchero di canna e che celava invece “materiale bellico o balistico” nascosto in due contenitori sotto i sacchi di zucchero.La nave,costruita nel 1977,ha una lunghezza di 155 metri e larga 20 metri,con una stazza do 13.990 tonnellate.
“La nave proveniva da Cuba ed era diretta in Corea del Nord. Che il mondo sappia che non si può far transitare materiale bellico non dichiarato attraverso il Canale di Panamá” ha aggiunto Martinelli. Ai giornalisti che gli hanno chiesto se fra il carico confiscato ci fossero missili, il presidente ha risposto di non avere informazioni esatte. Ha però precisato che sia il capitano della nave che i 35 membri dell’equipaggio, attualmente trattenuti dalla polizia, hanno opposto forte resistenza e che il primo avrebbe subito un attacco di cuore e avrebbe finanche tentato di suicidarsi prima di essere arrestato.
I fermati sono stati trasferiti presso l’antica base aeronavale statunitense di Sherman, oggi gestita dal Servizio nazionale aeronavale, per proseguire le indagini. Il ministro della Sicurezza, José Raúl Mulino, ha annunciato che si consulterà con le Nazioni Unite per sapere a chi dovranno essere consegnati gli arrestati nel caso in cui fosse confermato che si tratta di un caso di contrabbando di armi.