Geopolitica e traffici commerciali nel Mediterrano protagonisti di Port&ShippingTech, main conference della Naples Shipping Week

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Domani seconda giornata e due importanti incontri internazionali a cura di C.I.S.Co. e Guardia Costiera italiana

È salpato a tutta forza Port&ShippingTech, il Forum internazionale dedicato alle innovazioni tecnologiche e politico-normative per lo sviluppo del sistema logistico e marittimo, Main Conference della Naples Shipping Week, che si svolge oggi e domani 30 settembre al Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli

La sessione d’apertura, In the Med (and the world) ha visto, dopo, i saluti dell’ammiraglio Giacinto Sciandra, Capo di Stato Maggiore del Comando Logistico della Marina Militare Italiana e dell’ammiraglio ispettore Pietro Giuseppe Vella, direttore marittimo della Campania e comandante del Porto di Napoli, ha approfondito i temi geopolitici e geoeconomici. Dario Fabbri, in questo momento il più noto analista geopolitico italiano, ha fornito un giro d’orizzonte ad alto livello della situazione del mondo e dell’Italia dopo il 24 febbraio. Alla ricerca di motivi di ottimismo in un contesto alquanto problematico ed incerto, Fabbri ha insistito, nel quadro di una prossima richiesta per il nostro Paese di scelte nette, sull’opportunità per l’Italia di divenire l’hub del gas d’Europa , visto che le risorse arriveranno da Sud e da Est. Giuseppe Manna, analista geopolitico di Storie D’Oltremare, sulla stessa lunghezza d’onda, ha sottolineato come questa prospettiva imponga all’Italia di porsi verso i Paesi della sponda sud come agente equilibratore e stabilizzatore.

Equilibrare e stabilizzare ha anche un lato militare e di sicurezza. I vari Paesi stanno investendo nel potenziamento delle armi delle proprie Marine militari, come ha mostrato Alessandro Marrone, responsabile del Programma “Difesa” dell’ IAI: “I programmi di collaborazione europea ci consentono di proteggere e promuovere i nostri interessi marittimi contro l’aggressività russa e in prospettiva contro l’aggressività cinese”.

E se Cristina Pensa, economista del Centro Studi di Confindustria ha spiegato come gli scambi globali soprattutto in alcuni campi, come i capitali, siano spinti verso la regionalizzazione, Ennio Cascetta, professore dell’Universitas Mercatorum e presidente del cluster tecnologico nazionale dei trasporti, ha dimostrato come il mercato delle materie prime per l’Italia sia completamente diverso da quello puramente commerciale. Un mercato in cui l’Italia importa moltissimo ed esporta pochissimo.
La geopolitica è entrata anche in azienda, ha evidenziato Enrico Vergani, Partner, BonelliErede: “Il McKinsey Global Survey ha evidenziato che la preoccupazione geopolitica è al primo posto tra le imprese con il 57%, è la prima volta che succede”. Diventano dunque fondamentale le figure professionali del chief geopolitical officer, del responsabile della cyber security, di chi si occupa di viaggi all’estero fino al ritorno a casa (travel management risk) e l’avvocato.

Nella mattinata è stato anche presentato il Rapporto Annuale sui trasporti marittimi e sulla logistica a cura di SRM, il Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo con l’analisi sugli impatti di pandemia e guerra sui trasporti marittimi e la logistica.

Domani, 30 settembre, la main conference P&ST affronterà con la sessione Green Ports and Shipping, le sfide, sistemiche e congiunturali del settore, in primis l’ambiente: come la riduzione della carbon footprint della navigazione commerciale, criticità in cima alla lista dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO – International Maritime Organization) delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea.  La crisi post-pandemica e la guerra hanno forse rallentato il processo di riforma transizionale dello shipping è quindi auspicabile una maggiore definizione delle linee di sviluppo nel campo della propulsione, delle opere marittime, delle infrastrutture portuali e retroportuali e delle normative tecniche.  Le tecnologie per arrivare all’obiettivo di emissioni zero o neutrali già esistono e dovranno coinvolgere non solo lo shipping ma tutta la filiera e, a monte, il sistema di gestione e di generazione energetica. 

Sempre domani, alle ore 9, presso il Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli, nell’ambito della Naples Shipping Week, si aprirà anche il Mediterranean Coast Guard Function Forum, il consesso che riunisce rappresentanti di istituzioni e agenzie che hanno competenze nelle funzioni di guardia costiera nel Mediterraneo. L’apertura del forum – organizzato dalla Guardia Costiera italiana – vedrà la partecipazione, tra gli altri, del prof. Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, del On. Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania e dell’Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, Comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto.

Tra gli altri eventi internazionali, si segnala Intermodality Worldwide, il convegno che, per la prima volta in Italia, BIC – Bureau International des Containers organizza insieme al Centro Internazionale Studi Containers (C.I.S.Co.).  A partire dalle 9, alla Stazione Marittima, relatori di caratura internazionale si confronteranno sul tema dell’intermodalità, approfondendo i temi del tracciamento della merce e dei contenitori del futuro e della sicurezza, per terminare con un intervento sulle nuove sfide e sulle nuove frontiere, in particolare quelle che si stanno aprendo in Africa.

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